Lʹarchitettura non ha nulla a che vedere con gli stili.
(…) Lʹarchitettura consiste, mediante lʹuso di materiali grezzi, nello stabilire rapporti emotivi. La architettura è al di là dei fatti utilitari. Lʹarchitettura è un fatto plastico.(…) Lʹarchitettura è il gioco sapiente, corretto, magnifico dei volumi sotto la luce. (…) Non ha il solo significato e il solo compito di rispecchiare la costruzione e di assolvere una funzione, se come funzione si intende quella dellʹutilità pura e semplice, del comfort e dellʹeleganza pratica. Lʹarchitettura è arte nel senso più elevato, è ordine matematico, è teoria pura, armonia compiuta grazie allʹesatta proporzione di tutti i rapporti: questa è la «funzione» dellʹarchitettura. (…)
(da Vers une Architecture, 1923; da Les tendances de lʹarchitecture rationaliste, 1937; e da Manière de penser lʹurbanisme, 1946)