- Arsenij Tarkovskij
Primi incontri Dei nostri incontri ogni momento noi festeggiavamo come epifania, soli nell’universo tutto. Tu piú ardita e lieve di un battito d’ala su per la scala, come un capogiro volavi sulla soglia, conducendomi tra l’umido lillà, dentro il tuo regno che sta dall’altra parte dello specchio. Quando scesa la notte, a me la grazia fu elargita, le porte dell’altare si aprirono, nel buio prese luce e lenta si chinò la tua nudità. […] Sulla terra tutto fu trasfigurato, anche le cose semplici – il catino, la brocca – e tra noi di sentinella stava l’acqua dura e stratiforme. Chissà…
- Al giardino ancora non l’ho detto
La cosa più bella del giardino questa primavera è il glicine che se ne sta in piedi per conto suo, tutto solo. È visione di pura bellezza, questo che da lontano mi pare chissà perché un fantasma di glicine, con quell’azzurro violaceo dalla fresca tonalità di lavanda contro l’erba smeraldina, un accostamento che ricorda l’Iris pallida dalmatica contro le foglie giovani dei polloni di tiglio. Questa meraviglia non è nemmeno frutto di un disegno intenzionale. L’ho seminato io quel glicine, non so più quanti anni fa, dopo che ero stata a trovare vicino ad Assisi Sri Satyananda, il maestro indiano.…
- Il canto popolare 1952/1953
29 Improvviso il mille novecento cinquanta due passa sull’Italia: solo il popolo ne ha un sentimento vero: mai tolto al tempo, non l’abbaglia la modernità, benché sempre il più moderno sia esso, il popolo, spanto in borghi, in rioni, con gioventù sempre nuove – nuove al vecchio canto – a ripetere ingenuo quello che fu. Scotta il primo sole dolce dell’anno sopra i portici delle cittadine di provincia, sui paesi che sanno ancora di nevi, sulle appenniniche greggi: nelle vetrine dei capoluoghi i nuovi colori delle tele, i nuovi vestiti come in limpidi roghi dicono quanto oggi si rinnovi il…
- Peter Wohlleben
Secondo il dizionario, il linguaggio è la capacità propria dell’essere umano di comunicare. In quest’ottica, solo noi uomini siamo in grado di parlare, perché il concetto è limitato alla nostra specie. Eppure, non sarebbe interessante sapere se anche gli alberi sono in grado di esprimersi? Ma come? Non si può certo udirli, perché i loro toni sono decisamente sommessi. Lo scricchiolio dei rami che il vento sfrega l’uno contro l’altro e il fruscio delle foglie sono rumori passivi su cui gli alberi non esercitano alcun influsso. Tuttavia si fanno notare in un altro modo: tramite le sostanze odorose. Odori come…
- Einstein, il discepolo di Spinoza.
1. Albert Einstein non ha fatto mistero di credere nel Dio di Spinoza. E Dio per Spinoza è una cosa sola con la natura: Deus sive natura. Questa concezione di Dio non poteva non portare Spinoza lontano dai padri suoi. I quali credevano nel Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, non certo in un Dio che fosse in unione con la natura. Con le sue forze o, come preferiva dire il filosofo, con i suoi attributi. Il patrimonio di idee di Spinoza è passato con la sua cacciata dalla Sinagoga alla cultura tedesca, quella che darà vita al…
- ALLE SOGLIE DEI CENT’ANNI: ERNST JÜNGER
In questo oscuramento di menti – la guerra è cosmica – la finestra Ernst Jünger ancora illuminata, consola. Ha gli anni del Cinema, Jünger. Nacque molti mesi prima che i Lumière fissassero il movimento idiota di un tale, innaffiato dal proprio annaffiatoio, in una stazione senza pensilina. Nacque quando in Italia regnava ancora Umberto I e a Londra la grande Vittoria regina. L’Europa era in pace e nessuno immaginava in quale voragine tutti sarebbero precipitati diciannove anni dopo. E Jünger, pistola in pugno, a caccia d’uomini in Fiandra, a Verdun, dentro alle Tempeste d’Acciaio, dove la morte mieteva più che…
- Il pensiero cinese
Quando il Buddhismo arrivò in Cina, intorno al primo secolo dopo Cristo, incontrò una cultura che aveva più di duemila anni. In questa antica cultura, il pensiero filosofico aveva raggiunto il suo culmine durante la fase finale del periodo Chou (circa 500-221 a.C.), l’epoca aurea della filosofia cinese, e da allora in poi era sempre stato tenuto nella più alta considerazione. Fin dall’inizio, questa filosofia ebbe due aspetti complementari. Poiché i Cinesi erano gente pratica, con una coscienza sociale altamente sviluppata, tutte le loro scuole di filosofia si interessarono, in un modo o nell’altro, dei problemi della vita nella società,…
- 533 IL LIBRO DEI GIORNI
1 I fiori di cactus non sono paragonabili agli altri fiori. A guardarli sembra quasi che abbiano ottenuto una vittoria e che stranamente abbiano voglia di sposarsi oggi stesso, anche se non è chiaro con chi. Il mio cactus più vecchio, che era già qui quando arrivai, quarant’anni fa, è tutto fatto di contrasti, come se avesse tante età diverse. Ha le foglie larghe, ammesso che si possano chiamare foglie: sono più che altro grandi mani protese ma prive di dita, verdi e massicce forme ovali cosparse di piccoli aculei, insomma il cliché del cactus in un paesaggio messicano. Io…
- La morte non esiste
L’ex reporter di guerra francese ha scoperto, analizzato e pubblicato dati scientifici ottenuti da esperimenti nel campo delle neuroscienze, come gli effetti su di sé di sostanze allucinogene come l’ayahuasca e la psilocibina, per esplorare i momenti in cui il cervello si ferma per lasciare spazio alla coscienza La morte non esiste. Con un titolo del genere il saggio del giornalista francese, ex reporter di guerra, Stéphane Allix, potrebbe diventare il libro dell’anno. In Francia è già stato un successo di vendite e di timidi dibattiti. In Italia grazie all’editore Harper&Collins, e nonostante i librai tengano piuttosto nascosto il volume…
- Tristezza di fine decimonono
Paragono sempre più spesso, a volte con confronti di date, ricerca di parallelismi e coincidenze costante, la fine del secolo passato e di questo. Si rilevano subito due aspetti piuttosto strani: la fine del secolo XIX è clamorosamente pervasa, in onde di trepidazione e con effetti di autentico culto idolatrico, dal messianismo scientifico; e c’era in questo un trasporto di gioia, di speranza senza limiti… Psicologicamente, però, la depressione tocca il punto più basso della storia dell’umanità: la tristezza si tocca con la mano, esce da tutti i luoghi, impregna tutto. Non c’è essere pensante che sia privo della fondamentale…
- Emil Cioran – Interview by Christian Bussy – 1973
- La sconfitta dell’Occidente di Emmanuel Todd
Emmanuel Todd offre una riflessione critica e provocatoria sullo stato attuale del mondo, esplorando il declino delle potenze occidentali e l’emergere di un nuovo ordine globale. Todd, storico e antropologo di fama, traccia una diagnosi radicale del fallimento geopolitico, economico e culturale di Europa e Stati Uniti, le cui ambizioni imperialistiche e modelli politici appaiono sempre più superati e inefficaci. L’autore mette in luce come, dopo secoli di dominio globale, l’Occidente sia oggi travolto da profonde crisi interne – disuguaglianze crescenti, frammentazione sociale, polarizzazione politica – che ne minano la stabilità e l’autorità morale. Nel frattempo, potenze emergenti come Cina,…
- Il nostro Occidente: democrazia zombie
Verrà il momento in cui andare a votare sarà un nonsenso, a meno di non abbellire l’evento con spettacoli gratuiti, a ogni seggio: concerti, fuochi d’artificio, varietà. Già oggi nelle principali democrazie occidentali le elezioni sono puro spettacolo teatrale: sono elezioni zombie per una democrazia zombie, afferma lo storico Emmanuel Todd nel suo ultimo libro (La Défaite de l’Occident, La disfatta dell’Occidente). Niente di quanto dicono e promettono i candidati è verosimile, essendo presto smentito. Anche il linguaggio che usano – stigmatizzazioni automatiche, formule in stile pubblicitario ripetute tante volte che paiono rivolgersi ai sordi – serve a dissimulare, nascondere,…
- Dalai Lama
“Le persone perdono la salute per fare soldi, e poi perdono i soldi per tentare di recuperare la salute. Pensano tanto ansiosamente al futuro, dimenticando di vivere nel presente. Cosi facendo, non riescono a vivere né il presente, né il futuro. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto”. Dalai Lama
- OMAR KHAYYÂM
O cuore, fá conto d’avere tutte le cose del mondo Fà conto che tutto ti sia giardino delizioso di verde E tu su quell’erba verde fá conto d’esser rugiada Gocciola colà nella notte e al sorger dell’alba svanita. Ghiyāth ad-Dīn Abu’l-Fatḥ ʿUmar ibn Ibrāhīm al-Khayyām Nīshāpūrī
- Richard Evans Schultes
Richard Evans Schultes – etnobotanico, tassonomo, scrittore e fotografo – è considerato uno dei più importanti esploratori di piante del XX secolo. Nel dicembre 1941, Schultes entrò nella foresta amazzonica in missione per studiare come le popolazioni indigene usavano le piante per scopi medicinali, rituali e pratici. Ha continuato a trascorrere oltre un decennio immerso in un lavoro sul campo quasi continuo, raccogliendo più di 24.000 specie di piante, tra cui circa 300 specie nuove per la scienza. L’area di interesse di Schultes era l’Amazzonia nord-occidentale, un’area che era rimasta in gran parte sconosciuta al mondo esterno, isolata dalle Ande…
- La foresta e gli dèi
A Palenque, gli altissimi templi a scale si staccano dallo sfondo della selva che li sovrasta con fitti alberi ancora più alti, ficus dai tronchi multipli come radici, aguacates dalle lucide foglie, valanghe di rampicanti, piante pendule, liane. La foresta sembra stia per inghiottirsi quelle colossali vestigia della civiltà maya; anzi, è già da molti secoli che le ha inghiottite, ed esse sarebbero sepolte sotto una verde montagna vivente e proliferante se non fosse per le affilate lame degli uomini che, da quando quei templi sono stati scoperti, combattono giorno per giorno l’assalto della vegetazione e permettono alle costruzioni di…
- Dobbiamo salvare i valori nel mondo della tecnica e dell’IA
Il recente documento di papa Francesco per la 58ª Giornata mondiale della Comunicazioni sociali, Intelligenza artificiale e sapienza del cuore: per una comunicazione pienamente umana, interviene con urgenza nel dibattito globale, sollevando anche una serie di questioni fondamentali riguardanti l’impatto dell’IA sulla società, sottolineando l’impellente necessità di valutare attentamente le sue conseguenze sul benessere umano e sul tessuto morale della nostra collettività. All’interno di questo scenario, emerge con chiarezza l’importanza di un’indagine filosofica che sia in grado di offrire una prospettiva analitica incisiva e radicata nella comprensione profonda della condizione umana. In tal senso, il ricorso alla fenomenologia, la disciplina…
- entanglement
L’entanglement quantistico, o correlazione quantica, è un’espressione mutuata dalla fisica quantistica sempre più spesso utilizzata per spiegare alcune possibili forme esistenti nel mondo sottile della spiritualità, in questo articolo proviamo a darne una sintetica spiegazione, partiamo quindi dalla parola quantico. Possiamo definire questa parola come “le vibrazioni che non si possono vedere”, talmente piccole da risultare invisibili all’occhio umano. Ora la parola entanglement, traducibile come interlacciamento o correlazione. In parole povere, l’interlacciamento è parte di un atto di connettersi a qualcosa. La correlazione quantica, quindi, è il processo di connessione tra vibrazioni invisibili. Proviamo ad applicare questo concetto a noi…
- Nei rifiuti del mondo
“..Nei rifiuti del mondo, nasce un nuovo mondo: nascono leggi nuove dove non c’è più legge; nasce un nuovo onore dove onore è il disonore… Nascono potenze e nobiltà, feroci, nei mucchi di tuguri, nei luoghi sconfinati dove credi che la città finisca, e dove invece ricomincia, nemica, ricomincia per migliaia di volte, con ponti e labirinti, cantieri e sterri, dietro mareggiate di grattacieli, che coprono interi orizzonti…” Tratto da: Pier Paolo Pasolini, La religione del mio tempo, Garzanti 1961
- The Ink Dark Moon
The two poets whose work is collected in The Ink Dark Moon are central figures in the only Golden Age in literary history in which women writers were the predominant geniuses: Japan’s Heian era, which lasted from 794 to 1185. Ono no Komachi (834?–?) served at the imperial court in the capital city of Heian-kyo (present-day Kyoto) during the first half century of its existence; her poetry, deeply subjective, passionate, and complex, helped to usher in a poetic age of personal expressiveness, technical excellence, and philosophical and emotional depth. Izumi Shikibu (974?–1034?) wrote during the time of the court culture’s…
- Fisica quantistica & visione dei popoli antichi
La fisica quantistica è spesso citata in discussioni che tentano di collegare le scoperte scientifiche moderne con le credenze e le filosofie antiche. Ci sono diverse ragioni per cui si fanno questi paralleli, anche se è importante essere cauti nel fare affermazioni definitive su tali connessioni. Ecco alcuni punti chiave che spiegano perché si potrebbe dire che la fisica quantistica conferma alcune visioni di popoli antichi: Interconnessione e Unità: Molte tradizioni spirituali antiche, come l’induismo e il buddismo, sostengono l’idea che tutto nell’universo sia interconnesso. La fisica quantistica, attraverso fenomeni come l’entanglement quantistico, mostra che particelle separate da grandi distanze…
- Je ne suis pas un artiste, mais j’ai la mémoire des fleurs
«Scrivere del male è angelico. Ma ci sono fatti, come Auschwitz, per i quali la parola non pareggia il male. Le distruzioni dell’Isis? In Italia non siamo terroristi, ma non vedo che devastazioni, a cominciare dalla nostra lingua. La bellezza bussa alla porta ed è come se in casa non ci fosse nessuno». Alla soglia dei novant’anni, Guido Ceronetti resta la più anticonformista voce critica e poetica del nostro Paese. È scrittore, traduttore, poeta e drammaturgo; «e marionettista», come tiene a precisare. Non ci tiene per niente, invece, e da sempre, ad apparire politicamente corretto, come testimoniano le polemiche destate…
- El viaje
voy hacia mi viaje voyy soñando partirésé que ya no sé quién soyy no sé ni a dónde voysé que un viaje es descubrirque no hay viaje sin sufrirsé que busco mi verdady que un viaje es soledadsoy como una bicicletarueda, rueda mi historietasé que al fin voy a llegarsiempre, siempre regresarsoy todo lo que vivímás las dudas sobre mísé que siempre seré igualsi no arriesgo hasta el finalvoy hacia mi viaje voyy soñando partirésé que ya no sé quien soyy no sé ni a dónde voysé que un viaje es descubrirque vivir es elegirsé que busco mi verdady que…
- La democrazia
“Quando la moltitudine ingiustamente oppressa, tratta dall’ira e spinta dal furore, si delibera a vendicare gli oltraggi ricevuti subito ne nasce la democrazia” Tommaso Garzoni (1549 – 1589)
- Dolore e corruzione
Per molto tempo ho cercato di spiegarmi perché Bagatelles pour un massacre fosse l’unico libro veramente infernale prodotto dalla letteratura francese dopo Choderlos de Laclos. Ogni metodo usato per situare o circoscrivere questo disumano atto d’accusa e di autoaccusa rischia di apparire funesto o ridicolo: ridicole le motivazioni patologiche (« un momento di follia ») e quelle estetiche («L’antisemitismo è solo una metafora dell’odio per il mondo»); funeste quelle psicologistiche (« Céline vuole fare scandalo perché in una fase di impotenza creativa ») e quelle enigmatiche (« Bagatelles è un pamphiet antisemita ma noi non sappiamo cosa siano gli ebrei…
- Saadi di Shiraz
“Son membra d’un corpo solo i figli di Adamo, da un’unica essenza quel giorno creati. E se uno tra essi a sventura conduca il destino, per le altre membra non resterà riparo. A te, che per l’altrui sciagura non provi dolore, non può esser dato nome di Uomo”. (Saadi di Shiraz, Shiraz , Iran,1203 – 1291)
- Tramonto sul mare
Sdraiato fra le gomene fumo un sigaro marca « Cinque fratelli azzurri» senza pensare a nulla. Il mare è verde, verde cupo come l’assenzio; amaro come il cloruro di magnesio e piú salato del cloruro di sodio; puro come lo ioduro di potassio; ma l’oblío, l’oblío dei grandi peccati e delle grandi pene solo il mare te lo può dare, e l’assenzio! O mare verde come l’assenzio, o quieto oblío dell’assenzio, stordite i miei sensi e fate che m’addormenti in pace, come prima mi sono addormentato su di un articolo della « Revue des deux Mondes»! La Svezia appare come…
- Francesca Albanese
Q&A with Francesca Albanese, Special Rapporteur on the occupied Palestinian territory
- ChatGPT
“La mente umana non è, come ChatGPT e i suoi simili, una macchina statistica e avida di centinaia di terabyte di dati per ottenere la risposta più plausibile a una conversazione o la più probabile a una domanda scientifica”. Al contrario… “la mente umana è un sistema sorprendentemente efficiente ed elegante che opera con una quantità limitata di informazioni. Non cerca di danneggiare le correlazioni dai dati, ma cerca di creare spiegazioni. Smettiamola di chiamarla allora “Intelligenza Artificiale” e chiamiamola per quello che è e fa un “software di plagio” perché “Non crea nulla, ma copia opere esistenti, di artisti…
- Dobbiamo disobbedire
«Questa volta non risponderò ad personam, parlerò a tutti, in particolare però a quei lettori che mi hanno aspramente rimproverato due mie frasi: «I poveri hanno sempre ragione», scritta alcuni mesi fa, e quest’altra: «il rimedio è la povertà. Tornare indietro? Sì, tornare indietro», scritta nel mio ultimo articolo. Per la prima volta hanno scritto che sono “un comunista”, per la seconda alcuni lettori di sinistra mi accusano di fare il gioco dei ricchi e se la prendono con me per il mio odio per i consumi. Dicono che anche le classi meno abbienti hanno il diritto di “consumare”. Lettori, chiamiamoli…
- Una visita di riguardo
Alla mensa della pensione Charlotte la mamma godeva di una certa considerazione, ma non aveva un ruolo dominante. Anche quando si opponeva a Vienna, ne conservava l’impronta. Di Spengler sapeva soltanto ciò che poteva dirle il titolo della sua opera. Della pittura non le era mai importato gran che, perciò quando van Gogh, con l’uscita del Vincent di Meier-Graefe, divenne l’argomento più nobile delle conversazioni a tavola, lei non era in grado d’intervenire, e una volta che si lasciò trascinare a dire la sua non fece una gran bella figura. I girasoli non hanno profumo, disse, la cosa migliore sono…
- Ah, mio bel Castello
Ci sono al mondo castelli-ninfe, adagiati con aria indolente sulla riva di un fiume dalle acque impetuose; e ci sono castelli-Narciso che si contemplano nell’acqua immobile dei fossati, prigionieri dei riflessi che creano alla base delle loro mura di pietra una liquida e tremula muraglia. Chenonceaux partecipa delle due nature. Più piccolo della maggior parte dei castelli reali della Loira, dolcemente racchiuso nel paesaggio idillico di un angolo di Turenna, non evoca, come Amboise o Blois, i suoi grandi vicini, il ricordo di momenti decisivi della storia di Francia. Non è nemmeno, come Chambord, un immenso padiglione di caccia nato…
- Potenza della menzogna
Ma i testimoni non aggiungono alcunché al testimoniato. Questo significa che Dante non è soltanto un testimone. Si sa che il concetto che Dante possiede della poesia va in direzione opposta al suo fare poetico. Egli non fa quel che pensa. Pensa che la poesia sia soltanto «bella menzogna» qualora non si faccia «banditrice del vero», testimone della verità che sta nascosta sotto «il velame della favola» e il «favoloso e ornato parlare». Dante pensa della poesia quello che pensa Platone. E anche di tutto il gran volume della sapienza greco-latina-cristiana – comprendente anche la configurazione dell’oltretomba e i viaggi…
- Per salvarci, dedichiamo più tempo al benessere comune
Non sappiamo che tempo sta arrivando. Non serve a molto pronunciarsi in previsioni. Meglio stare dentro ogni giornata con lucida attenzione e con qualche slancio. Siamo chiamati a fare la nostra parte e può bastare il rispetto dei consigli che ci vengono dalle autorità sanitarie. Non possiamo pensare di essere buoni cittadini limitandoci ad acquisire il green pass. La situazione è veramente grave e richiede comportamenti eccezionali da parte di ogni cittadino. A cominciare dalla capacità di dedicare parte del nostro tempo agli altri. Serve che una quota della nostra giornata sia destinata a una qualche forma di servizio civile.…
- L’Idiota dice che la Bellezza salverà il mondo
/ L’Idiota dice che la Bellezza salverà il mondo, Eraclito che verrà il Fuoco per giudicarlo. Dai segni che vedo, dalle tracce che scopro, da quel che indovino nell’ombra del perduto, la Bellezza è un Messia venuto; e il mondo non è stato salvato, la tenebra non poteva afferrare la luce, solo farla simbolicamente morire. Ora nessuno l’aspetta piú, se non è Idiota; ma è ragionevole aspettare il giudizio del Fuoco: la giustizia viene sempre ultima. Quando il Fuoco verrà, dirgli di aver capito qualcosa della Bellezza, di averla sempre cercata, forse ne attenuerà il rigore. L’errore dietetico fondamentale risale al…
- Pensieri del Tè
466. A cena da Cesaretto (5 agosto 1980) […] Ho frequentato Cesaretto con una certa assiduità tra il 1965 e ‘70, mai una sola volta che non mi appioppasse bruciori e difficoltà gastriche, pur nei limiti di una zuppa e di un piatto di legumi, a volte con frittatina. Gustosi, non volgari, quei piatti: però del cucinato di cui, sinceramente, chi ama se stesso è meglio non si fidi. Economicissimo, onestissimo, ma attenti ai suoi fritti, alle sue crocchette, alle sue besciamelle. Insomma, cucina comunissima, però fatta e servita con simpatia umana, e la simpatia migliora tutto eccetto il pane e il vino. […] (p. 20)
- CULTURA, DISPERATO AMORE MIO
Dire «crisi della cultura», luogo comune dei più manifatturieri, è pur sempre, oltre che comodo, pregnante d’indefinibile. Nella versione italiana, significa noncuranza del potere, perdita di bellezza, capitali e sovvenzioni sbaragliati, diseducazione progressiva dei cittadini. Cultura è tutela dell’identità nazionale: ce la stanno smerdando bravamente, senza un grido di rivolta, a colpi di intrusioni massicce di locuzioni e nomenclatura angloamericane. Scendi in strada un mattino qualunque e trovi che dal giorno prima si sono moltiplicate per contagio le insegne, e perfino targhe e targhette di professionisti, senza neppure la sminuzzata foglia di fico del bilinguismo, come le puoi leggere nelle…
- Da un oceano all’altro
Dall’isola di Mount Desert a Montreal, in auto, attraverso la foresta del Maine e la pianura canadese; poi da Montreal a Vancouver, con un treno che attraversa in quattro giorni il continente, si passa dall’Atlantico al Pacifico. Corre voce che questo servizio passeggeri verrà presto soppresso per lasciar circolare su binari unicamente le merci. L’“operazione viaggiatori”, a quanto pare, non è più “redditizia”, per usare questo termine che esce dal gergo del nostro tempo. Sarà un peccato. Con la Transiberiana, questo treno è il solo che colleghi due mondi.
- Se niente importa
Forse il primo desiderio di mio figlio, inarticolato e ancora inconsapevole, fu quello di mangiare. Pochi secondi dopo essere nato, stava poppando al seno. Lo guardai con una soggezione che non aveva precedenti nella mia vita. Senza spiegazioni o esperienza, sapeva che cosa fare. Milioni di anni di evoluzione gli avevano infuso quel sapere, così come avevano inscritto il battito nel suo cuoricino minuscolo e l’espansione e la contrazione nei suoi polmoni appena liberati. Quella soggezione mi era sconosciuta, ma mi legava agli altri attraverso le generazioni. Vidi gli anelli del mio albero: i miei genitori che mi guardavano mangiare,…
- Risolvere la sofferenza facendo saltare in aria l’universo? La dubbia filosofia dell’estinzione umana
In un momento in cui gli umani minacciano l’estinzione di così tante altre specie, potrebbe non sembrare così sorprendente che alcune persone pensino che l’estinzione della nostra stessa specie sarebbe una buona cosa. Prendiamo, ad esempio, il Movimento per l’estinzione umana volontaria , il cui fondatore crede che la nostra estinzione metterebbe fine ai danni che ci infliggiamo a vicenda e agli ecosistemi più in generale. Oppure c’è il filosofo sudafricano David Benatar , che sostiene che portare le persone all’esistenza fa sempre loro del male. Raccomanda di smettere di procreare e di abbandonare gradualmente la Terra. Ma gli umani non…
- Il cinismo dei falchi NATO USA
In apparenza sembra davvero un’estate di sconfitte, quella subita dai falchi occidentali che pretendono di stabilizzare il pianeta scatenando guerre distruttive a ripetizione o inasprendo guerre iniziate da altri. Lo constata Seymour Hersh, che in un articolo del 17 agosto parla di Africa oltre che di Ucraina, e conferma quanto vanno dicendo da giorni i servizi Usa: la controffensiva ucraina sta fallendo, e c’è chi nella Nato comincia a prospettare cessioni di territori a Mosca, per metter fine a una guerra che Kiev combatte e prolunga per procura. Biden ancora non si espone, ma si espongono gli uomini della sua…
- Nel capitalismo non c’è salvezza
Joshua Clover è docente di inglese e letteratura comparata all’Università della California Davis. Nel 2016 ha scritto “Riot. Strike. Riot” che dallo scorso febbraio è disponibile anche nella traduzione italiana con il titolo “Riot. Sciopero. Riot”(edizioni Meltemi). Il libro è un tentativo di elaborare una teoria di queste mobilitazioni. Un’analisi utile anche per decifrare quanto accaduto in questi mesi, dalle imponenti proteste francesi alle più contenute manifestazioni contro l’abolizione del reddito di cittadinanza, e quello che potrebbe accadere in un futuro prossimo. “Una teoria del riot (rivolta, ndr) è una teoria della crisi”, scrive Clover nell’introduzione aggiungendo che questi accadimenti…
- Guerra
«Se tutti gli uomini non volessero andare in guerra, è molto semplice, direbbero “io non ci vado”, ma hanno il desiderio di morire, c’è un desiderio, c’è una misantropia nell’uomo. Ad esempio, quando vedete accadere degli incidenti, non pensate che siano tutti involontari. C’è qualcosa dentro di loro, qualcosa di perverso, che li spinge ad andare contro un albero. Ovviamente il buon uomo non sale in macchina dicendosi “Vado a schiantarmi contro un albero!”; ma il desiderio c’è, si, e l’ho notato io stesso a più riprese. In particolare tra i chirurghi, persone distinte, li ho visti guidare le auto…
- Lev Tolstoj
“Se i macelli avessero le pareti di vetro saremmo tutti vegetariani”
- A questa antropologia del vincente preferisco di gran lunga chi perde
“Penso che sia necessario educare le nuove generazioni al valore della sconfitta, alla sua gestione, all’umanità che ne scaturisce; a costruire un’identità capace di avvertire una comunanza di destino, dove si può fallire e ricominciare senza che il valore e la dignità ne siano intaccati; a non divenire uno sgomitatore sociale; a non passare sul corpo degli altri per arrivare primo. In questo mondo di vincitori volgari e disonesti, di prevaricatori falsi e opportunisti, della gente che conta, che occupa il potere, che scippa il presente, figuriamoci il futuro, a tutti i nevrotici del successo, dell’apparire, del diventare. A questa antropologia del…
- Catherine Clément
Cosa so di Claude Lévi-Strauss? Quando l’ho conosciuto, nel 1962, era già, a cinquantatré anni, il più grande antropologo del suo tempo, fondatore dello strutturalismo francese insieme a Georges Dumézil ed Émile Benveniste. Avevo ventidue anni e grazie a uno dei suoi libri, Il pensiero selvaggio, ero risultata prima alla selezione per la scuola di filosofia. Eravamo, come dire, nella piena gioventù. Oggi, ricoperto di onori, membro dell’Académie française, il mio vecchio amico è unanimemente rispettato come un “Tesoro Nazionale Vivente”, secondo la bella definizione giapponese; e anche se l’età ha leggermente curvato la sua statura, l’acutezza del suo spirito…
- L’epidemia di coronavirus aiuta l’ambiente: in Cina fabbriche chiuse, a picco le emissioni di Co2
NASA says the outbreak is ‘partly related’ to the decline in NO2 over China. Pic: NASA Secondo uno studio del Centre for Research on Energy and Clean Air (CREA), in Finlandia, pubblicata su carbonbrief.org, le emissioni di carbonio della Cina sarebbero diminuite di almeno 100 milioni di tonnellate nelle ultime due settimane. Su scala globale si tratta di quasi il 6% in meno di emissioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’epidemia di coronavirus che sta mettendo provocando la morte di migliaia di persone e mettendo in seria crisi l’economia cinese, con gravi conseguenze anche su quella europea, sta avendo effetti…
- La sigurya
Benché nell’intervallo secolare fra la prima descrizione di Eroclito (630 a.C.) e le recenti ricostruzioni di Maanen e Palladino non vi siano stati che pochi sporadici cenni sulla sigurya, abbiamo oggi una conoscenza abbastanza esauriente di questa pianta, grazie specialmente alla paziente opera di ricerca svolta al Laboratorio Botanico di Saragozza. Il nome “sigurya” fu dato alla pianta dall’insigne flamencologo Donado Malgueña, fratello del botanico Juan Domingo Malgueña che per molti anni fu preside della facoltà di biologia dell’Università di Saragozza e che, ancora oggi, dirige l’Orto Botanico di quella città. Fu nella Biblioteca Reale, ricca di antiche opere scientifiche…
- Per amore della Terra, smetti di viaggiare.
Jack Miles, autore vincitore del premio Pulitzer e MacArthur “genius”, ha contribuito al rapporto “Bending the Curve” dell’Università della California sulla stabilità climatica. Il suo prossimo libro è “Dio nel Corano” (Alfred A. Knopf 2018). Secondo l’ex capo del clima delle Nazioni Unite Christiana Figueres, ci restano solo tre anni per “piegare la curva delle emissioni verso il basso” e prevenire una terrificante cascata di catastrofi legate al clima, molto peggio di quella che stiamo già vivendo. Realisticamente, c’è qualcosa che tu o io possiamo fare come individui per fare una differenza significativa nel breve tempo rimanente? La risposta è…
- CHI CI LIBERERÀ DALLA «CERTEZZA DEL FUTURO»?
Chi pretende gli sia data «certezza di futuro» o di «un futuro», e la voglia dallo Stato – futuro pronto, ben confezionato, addirittura preconfezionato e personalizzato – certamente non dimostra che un poco di pensiero lo abiti. Un vertice d’imbecillità è proprio del politico d’opposizione che rimprovera un governo di «non pensare al futuro dei giovani», e del politico al potere che replica al rimprovero con la formula di uguale forza che, al contrario, non fa che pensare «al futuro dei giovani» o perché «i giovani abbiano un futuro certo». Sono manette mentali. Si può dire che è giovane chiunque…
- Il poeta e il tempo
Essere uomo è più importante perché più necessario. Il medico e il sacerdote sono più necessari del poeta perché accanto al letto di morte ci sono loro, non noi. Il medico e il sacerdote sono umanamente più importanti, tutti gli altri lo sono socialmente. (Se la società stessa sia importante — questo è un altro problema, e avrò il diritto di parlarne soltanto da un’isola deserta). A eccezione dei parassiti, nelle loro diverse specie, tutti sono più importanti di noi. E, conscia di questo, in assoluta lucidità di mente e fermezza di memoria, con non minore lucidità e fermezza affermo…
- Gilles Clément
Il genio naturale Se, in nome della salvaguardia della diversità, ovvero della vita sulla Terra, l’informazione biologica deve prendere il sopravvento sulla forma come cardine nel progetto di paesaggio o di giardino, l’artista deve allora usare strumenti diversi per far emergere la sua opera, e, prima ancora, deve mutare sguardo. Considerare la densità del vivente, in un terreno incolto, come un sistema ordinato nel quale ciascun essere e ciascun comportamento rispondono a una logica biologica per entrare in dialogo – o anche solo per renderlo possibile –, significa rinunciare alla violenza della formalizzazione architettonica per iniziare un dialogo in cui…
- L’uccel bel verde
Un Re era ficcanaso. Andava, a sera, sotto le finestre dei sudditi, a sentire cosa si diceva nelle case. Era un tempo di turbolenze, e il Re sospettava che il popolo covasse qualcosa contro di lui. Cosí, passando, già a buio, sotto una casuccia di campagna, sentí tre sorelle sulla terrazza, che discorrevano fitto fitto tra loro. Diceva la maggiore: – Potessi sposare il fornaio del Re, farei pane in un giorno solo quanto ne mangia la Corte in un anno: tanto mi garba quel bel giovane fornaio! E la mezzana: – lo vorrei per sposo il vinaio del Re,…
- Maurice Maeterlinck
”La pianta tende a un’unica meta: elevarsi verso il cielo per sfuggire alla fatalità che la avvince alla terra; infrangere la pesante e tetra legge, liberarsi, rompere la sua angusta sfera, inventarsi o invocare ali, evadere il più lontano possibile, vincere lo spazio nel quale il destino l’ha relegata, avvicinarsi a un’altro regno, penetrare in un mondo animato e in movimento.” Maurice Maeterlinck
- La sera scende sulle colline
La sera del 19 giugno (sera per modo di dire, essendo il cielo chiarissimo e il sole ancora fisso a mezzo il mare, con uno sguardo intento), presi un tram della linea 3, che percorre tutta la Riviera di Chiaia e termina a Mergellina, sedetti in un angolo, vicino a una donna senza naso, che portava in grembo una grossa pianta, e mi misi a pensare con quali parole avrei giustificato la mia visita a Luigi Compagnone, impiegato all’Ufficio Prosa di Radio Napoli, che non vedevo da molto tempo, e dal quale appunto stavo andando. Avevo bisogno di alcune informazioni…
- La provincia dell’uomo
Sarebbe una bella cosa se, a partire da una certa età, si diventasse di anno in anno più piccoli e si ripercorressero all’indietro gli stessi gradini su per i quali ci si è arrampicati una volta con orgoglio. Cariche e onori dell’età dovrebbero però restare come oggi; così, persone piccole piccole, alte come un bambino di sei o otto anni, verrebbero considerate le più sagge, le più esperte. I re più vecchi sarebbero i più piccoli; in genere si avrebbero solo dei papi piccolissimi; i vescovi guarderebbero dall’alto in basso i cardinali, e i cardinali il papa. Nessun bambino potrebbe…
- Serge Latouche
La distruzione delle città in tempo di pace – con l’esplodere dei vecchi centri storici, la speculazione immobiliare sfrenata che caccia i ceti inferiori e medi verso le periferie, il proliferare dei centri commerciali, l’estensione delle zone residenziali, l’emergere dei grattacieli, la lacerazione dello spazio dalle autostrade e la proliferazione dei non-luoghi (stazioni, aeroporti, ipermercati, ecc.), l’asfissia del traffico automobilistico – è uno dei sintomi di una crisi più ampia generata dalla “super” o “iper” modernità (parola che trovo più giusta di “post”-modernità).
- I vegetariani
Non sembra facile, oggi, una difesa del vegetarianismo. Non solo tutti idolatrano il vitello carneo; il nutrimento alternativo, da contrapporgli, è scadente, povero e pericoloso. Nei catechismi vegetariani tradizionali si agita un mondo d’ombre. La polpa matura dei frutti, la potenza degli alimenti crudi, la virtù risuscitativa del miele, la perfezione del latte, lo splendore del burro, l’incanto dei formaggi, l’inesauribile bellezza del pane, l’eccellenza curativa del vino, la regalità dell’olio d’oliva, le profondità energetiche dell’uovo di gallina. Guai a sbucciare un frutto; lavare poco; seguire sempre i ritmi stagionali. In autunno, fra i tralci, a sguazzare nell’uva nera; noci…
- Première soirée
PRIMA SERATA xxvii (Première soirée) – Lei era assai svestita e i grandi alberi indiscreti buttavano sui vetri il loro fogliame maliziosamente, vicino, vicino. Seduta sulla mia grande sedia, seminuda, incrociava le mani. Sul pavimento rabbrividivano senza disagio i suoi piedini minuti, minuti. – Io guardavo, color della cera, un piccolo raggio fuggiasco svolazzare sul suo sorriso e sui suoi seni, – mosca sul rosaio. – Io baciavo le sue caviglie fini. Lei un dolce riso brutale che s’allungava in trilli luminosi, un riso amabile di cristallo. I piedini sotto la camicia Trovarono scampo: “La fai finita!” – La prima…
- Elsa Morante
3. Resta dunque da raccontare per ultima quella primavera-estate del ’47, coi vagabondaggi di Useppe e della sua compagna Bella, in libera uscita nel quartiere Testaccio e dintorni. Senza la guardia di Bella, certo, una simile libertà sarebbe stata negata a Useppe. Lui non di rado era ripreso da voglie avventate di fuga, ossia di camminare avanti avanti senza saper dove; e non c’è dubbio che si sarebbe sperduto, se non ci fosse stata Bella a frenarlo, e a riportarlo a casa all’ora solita. Inoltre, ogni tanto, inopinatamente, lo scuotevano delle paure: bastava il movimento d’un’ombra, o d’una foglia, per…
- Boris Pahor
Ci sono voluti quarant’anni perché Boris Pahor fosse conosciuto in Italia. Ci sono voluti decine di libri stampati all’estero, una Légion d’honneur, premi negli Stati Uniti, traduzioni in inglese, tedesco, francese, persino esperanto e finlandese. Troppo a lungo non si è saputo che nella città di Trieste c’era un grande scrittore in quella lingua slovena che il fascismo ha invano tentato di cancellare con la forza. Necropoli, dedicato alla prigionia nei Lager nazisti, ha fatto conoscere questo autore ormai novantacinquenne (il libro è del 1967). Giunto all’età di 95 anni, Pahor vede finalmente la sua opera acclamata come capolavoro anche…
- Scemi di guerra
“Mi piacciono gli italiani”, diceva Winston Churchill: “Vanno alla guerra come se fosse una partita di calcio e vanno a una partita di calcio come se fosse la guerra”. Infatti, da quando un anno fa la Russia dell’autocrate criminale Vladimir Putin ha invaso l’Ucraina, abbiamo trasformato quella tragedia in una farsa. Con un dibattito politico-giornalistico da bar sport, umiliante, primitivo, cavernicolo, ridicolo: tutto slogan, grugniti e clave. Fino al giorno prima eravamo tutti virologi ed epidemiologi, poi siamo diventati tutti strateghi esperti di geopolitica e questioni militari… Ma gli scemi di guerra non sono soltanto i foreign fighter da salotto…
- Il capitalismo non è un’idea, è una malattia che ci è passata nelle cellule
«Quello che mi preoccupa di più è che non vedo una rivolta contro il capitalismo. Dove ci sta portando il capitalismo? Non posso lasciare fuori questa domanda. La crisi, le crisi che stiamo vivendo non sono nate dalla gente semplice, ma dalla vittoria del denaro su tutto e tutti. Stéphane Hessel, che è stato in campo di concentramento con me, scrisse “Indignatevi!”. Ma io non vedo più nemmeno questo: vedo piccoli fuochi, proteste, frustrazione… ma non la rivolta morale contro il capitalismo. Viviamo in una società egoista, che fa schifo; il capitalismo non è un’idea, è una malattia che ci…
- Se mi sono tanto dilungata
Se mi sono tanto dilungata su questo film, che costituisce in un certo senso una sorta d’anteprima, è perché il paragone con il seppuku di Mishima stesso ci permette di definire meglio la distanza fra la perfezione dell’arte, che riflette, in una splendente o cupa luce di eternità, l’essenziale, e la vita con le sue assurdità, i suoi colpi a vuoto, i suoi malintesi sconcertanti, indubbiamente dovuti alla nostra incapacità di penetrare, quando lo si dovrebbe, nell’animo degli esseri e nel cuore delle cose, ma anche, e proprio per questo, a quell’incalcolabile estraneità della vita “vera,” e che si potrebbe…
- Nutrimento e ispirazione
Di fatto, i semi offrirono ai primi esseri umani il nutrimento e al tempo stesso l’ispirazione per ridisegnare il mondo naturale in base alle loro esigenze. Diecimila turbolenti anni di civilizzazione si sono dispiegati dal lieve sonno del seme. Harold McGee, McGee on Food and Cooking, 2004. Avere un’infarinatura in materia di semi può essere una cosa deliziosa. Stanchi della haute cuisine? Provate la oat cuisine, la cucina a base di avena. Conoscere le proprietà dei semi che utilizzate come ingredienti vi permetterà di preparare saporito pane di grano o di granoturco, inventare insalate nutrienti, cuocere alla perfezione riso, fagioli…
- Oliver Stone
“Trump ha abusato del suo ruolo e solo per questo dovrebbe essere buttato fuori”. Attenzione, però: “Ha detto bene dicendo che Washington era una palude. È una palude, e non c’è modo di cambiarla. L’America, come l’Italia, è bloccata nel sistema”. Oliver Stone, acclamato regista di Hollywood, è uno che conosce bene la politica: ha diretto una trilogia di film sui presidenti americani, da Jfk a George W. Bush, passando per Richard Nixon. E celebri sono anche le sue interviste documentario a Fidel Castro e Vladimir Putin, rappresentanti di due mondi, quello cubano e russo, che sono centrali nel discorso…
- Natura morta
La filosofia nasce in Grecia, dice Maria Zambrano, in quell’istante in cui una rosea luce d’alba comincia a rischiarare il paesaggio di ulivi selvatici, mirti e cipressi: la timida luce, priva di violenza, che trionfa sulle tenebre con il suo semplice mostrarsi. È da questo chiarore che sono apparsi, tersi e allo stesso tempo opachi, come se fossero fatti anche di materia umana, gli dèi omerici. Il sole, divinizzato come un monarca assoluto, si affermerà più tardi, imponendo un ordine rigoroso alla Terra. Di questa luce d’alba è figlia l’idea di physis. Il modo migliore per tradurre physis è «natura».…
- Oltre il Giardino
Domenica. Chance era in giardino. Si muoveva lentamente, tirando il tubo verde da un sentiero all’altro, badando al flusso dell’acqua. Con molta dolcezza lasciò che il getto toccasse ogni pianta, ogni fiore, ogni ramo del giardino. Le piante erano come gli uomini: avevano bisogno di cure per vivere, per guarire dalle malattie, e per morire in pace. Ma le piante erano anche diverse dagli uomini. Nessuna pianta è capace di pensare a se stessa o di conoscere se stessa; non c’è specchio in cui la pianta possa identificare il proprio viso; nessuna pianta può fare qualcosa di proposito: non può…
- La Creazione delle Parole
Dopo che Waa’ku-ni ebbe creato la Terra, tracciò dieci solchi con le sue dita e seminò i dieci suoni delle parole. Quando venne la primavera, in ogni solco crebbero fiori rossi e blu e gialli e bianchi e neri e Waa’ku-ni li chiamò Ta-wa-tè. Ma fra un solco e l’altro Waa’ku-ni vide piccoli steli nudi senza fiori e senza foglie. Egli sapeva di non averli seminati e capì che erano i fiori del silenzio. Mandò sulla Terra suo figlio Wo’ke e gli disse: «Va’ a coltivare i Ta-wa-tè». Wo’ke bagnò i fiori con la pioggia del suo sudore e i…
- A Zelensky unificati
Domenica il Tg1 intervistava in esclusiva Zelensky. Ieri il Corriere intervistava in esclusiva Zelensky. Invece Repubblica aveva un’intervista esclusiva a Zelensky uguale a quella del Corriere. Il Sole 24 ore, per distinguersi, aveva un’intervista esclusiva a Zelensky uguale a quelle di Corriere e Rep. Viceversa La Stampa aveva una sintesi delle interviste esclusive di Corriere, Rep e Sole degradate a “conferenza stampa”. Dal canto suo, il Messaggero aveva ampi stralci del verbo di Zelensky “ai giornalisti italiani”. Al contrario Libero aveva il meglio (si fa per dire) delle interviste di Tg1 e Corriere. Noi, non facendo parte del Giornale Unico,…
- Venezia, una macchina per pensare.
“Ghetto” è una parola veneziana, poi diventata universale. Significava “fonderia”, e fu in quell’area, dismessa quando le sue funzioni produttive si spostarono all’Arsenale, che gli ebrei vennero insediati nel 1516. In un saggio ammirevole (nel volume Lo straniero, trad. it. 2014), Richard Sennett ha scritto che l’esperienza degli ebrei nel ghetto veneziano indicò un modo per legare cultura e diritti politici destinato a durare nel tempo […] La segregazione si trasformò in un valore umano positivo, come se i segregati fossero stati risparmiati da un contagio […] e la fede in una comunità organica consolidò il collegamento fra diritti economici…
- LA PAROLA
Degli artisti per conto mio, conta di più la vita: come di tutti conta soltanto la vita più che le opere. Tutti dovrebbero sempre raccontare la loro vita e scrivere diari immensi, anzi tutti dovrebbero soltanto vivere, voglio dire sapere di vivere. Le opere sono cadaveri vaganti. Invece io vorrei sapere com’è nata la vita di ogni polvere che c’è sotto i tumuli di tutte le necropoli del mondo. Per questo non vado mai a vedere i musei e quando ci vado mi viene una melanconia infinita: penso a tutto quello che c’è dietro alla opere. ETTORE SOTTSASS
- E il giardino creò l’uomo
05«[…] Il Giardino non è mai perduto. Così, essendo troppo vecchio per credere alle rivoluzioni, non avendo mai avuto gusto per i manifesti politici, io non raccomando che una forma di ribellione: il giardinaggio. Fate giardini! Veri giardini, naturalmente, luoghi indomiti, fuorilegge. Io, che sono sempre stato allergico alla civiltà, con questo sangue di barbaro dell’estremo Nord che mi scorre nelle vene, ho curato un giardino selvatico. Voi scegliete lo stile che vi confà. Tracciate il vostro disegno sulla faccia della Terra, che si presta sempre volentieri ai sogni dell’uomo, piantate un giardino e prendetevene cura. E proteggete anche quelli…
- CIORAN ADDIO
Cessate, da un pezzo, le visite a Cioran e Simone, nella loro mansarda di rue de l’Odéon; già un paio d’anni fa, prima ancora, la sua memoria prodigiosa s’inceppava spesso, e la paziente compagna era pronta a rattopparne i buchi improvvisi… Ora il calvario di entrambi è finito. Il vecchio amico non lo rivedrò più. Ha avuto il tempo di veder sparire tutti i suoi più importanti amici di gioventù: Eliade, Beckett, Ionesco, che come lui lasciano un segno nel secolo, e sono un tratto della sua genialità e del suo grido in forma di pensiero. Ionesco gli telefonava ogni…
- Anton Pavlovic Cechov
TROFIMOV Se hai le chiavi della tua proprietà, gettale nel pozzo, parti. Libera, come l’aria. ANJA Com’è bello quello che dici! TROFIMOV Credimi, Anja, credimi! Non ho ancora trent’anni, sono giovane, sono ancora studente, ma ho già tanto sofferto! Quando arriva l’inverno eccomi alla fame, malato, irrequieto, più povero di uno straccione e – in quanti luoghi non mi ha buttato il destino, dove non sono capitato! E tuttavia, giorno e notte, ogni momento, indicibili presentimenti mi hanno riempito l’anima, sempre. Io sento la felicità venire, Anja, io già la vedo… ANJA È spuntata la luna. TROFIMOV Sì, la luna…
- La nostra unica arma
Sembra un secolo che ci siamo ritrovati in oltre 100 mila in piazza San Giovanni a Roma per un’iniziativa italiana sul cessate il fuoco e il negoziato in Ucraina. Invece era solo il 5 novembre. Speravamo che quella marea umana scalfisse il monolite della lobby delle armi che soffia sul fuoco attraverso i suoi camerieri infiltrati nei governi europei, compreso il nostro. Ma ci vuol altro per intaccarlo. A questo serve l’ossessiva e tragicomica caccia a giornalisti, spie, hacker, troll, influencer e hater putiniani che s’infilano pure nelle urne, ribaltando le elezioni dell’intero orbe terracqueo: a nascondere le asfissianti e scandalose ingerenze americane in Europa. Non solo in Italia dove,…
- Banana Yoshimoto
IL POLLICE VERDE In treno avevo dormicchiato, e così avevo per metà la sensazione di sognare. Quando sentii il nome della mia stazione, scesi precipitosamente. Nell’aria pungente dell’inverno, il marciapiede sembrava ghiacciato. Mi strinsi bene la sciarpa e uscii dal controllo biglietti. Salita in taxi, chiesi all’autista di portarmi all’albergo, ma lui disse di non conoscerlo. Ricordai che si trattava di un albergo nuovo, piccolo, probabilmente poco pubblicizzato, e così mi feci lasciare in una zona da cui avrei potuto facilmente raggiungerlo. Tutt’intorno non c’erano altro che campi, e in lontananza si vedeva il profilo dolce delle…
- Incontro con Guido Ceronetti
Incontro con Guido Ceronetti Ho fatto un viaggio lunghissimo per arrivare da Guido Ceronetti, che da anni si è ritirato in un piccolo paese in provincia di Siena. Ero stata il giorno prima a Forte dei Marmi, per un altro servizio. Dunque sono arrivata dal maestro di corsa e piuttosto stremata, su un regionale veloce, sporco e tutto rotto. Il tassista che dalla stazione mi portava a casa sua, quando gli ho dato l’indirizzo, mi ha detto: «Ah, ma lei va a trovare Ceronetti!» E ho capito che il paese, in un certo senso, ruota tutto attorno a lui. Ad…
- Paul Bowles
Pedalavano lentamente, percorrendo la lunga strada in direzione dell’apertura nella bassa catena di monti a sud della città. Dove le case terminavano cominciava la pianura, un mare di pietre su entrambi i lati. L’aria era fresca, il vento asciutto del tramonto soffiava contro di loro. La bicicletta di Port cigolava lievemente ad ogni pedalata. Non parlavano, e Kit procedeva un po’ più avanti. In distanza, alle loro spalle, qualcuno suonava la tromba; una ferma, vivida lama di suono nell’aria. Perfino ora, quando tra poco più di mezz’ora sarebbe scomparso, il sole scottava. Arrivarono a un villaggio, lo attraversarono. I cani…
- 10 Questions for Krzysztof Zanussi
/ Martin Scorsese Presents Masterpieces of Polish Cinema. Krzysztof Zanussi was interviewed during his visit to the IU Cinema in September of 2014. Thanks Joseph Toth, The Film Foundation, Milestone Films, Jędrzej Sabliński, Amy Heller and Dennis Doros.
- FRANK LLOYD WRIGHT A FIESOLE
“L’esilio volontario”, come lo definisce lo stesso Wright, cominciò a Berlino dove si recò, appena sbarcato in Europa, per revisionare il volume Ausgeführte Bauten und Entwürfe von Frank Lloyd Wright. La prima edizione del libro sull’opera del maestro americano uscì nel 1910, immediatamente seguita da una seconda l’anno successivo. Il libro e la contemporanea grande mostra berlinese completamente dedicata ai lavori di Wright ebbero un’eco fortissima fra gli architetti europei e provocarono immediatamente una svolta radicale nel movimento moderno in Germania e Olanda. La casa editrice Wasmuth chiese inoltre a Wright di scrivere delle note di spiegazione per accompagnare le…
- Abu l-Qasim al-Shabbi
Voler vivere Se un giorno alla gente venisse voglia di vivere allora il fato dovrà rispondere, e la notte dovrà aprirsi e le catene spezzarsi chi vivere desidera il corpo non trattiene s’evapora e svanisce nel vasto cielo della vita gli esseri, gli esseri tutti così mi hanno detto così mi ha parlato il loro spirito celato. In cima alla montagna, nel più segreto albero nel mare scatenato, ascolta il mormorio dei venti: che io mi volga verso un luogo al mondo indossi la speranza, mi spogli di prudenza. Non temo sentieri rigorosi né fuochi alteri. Rifiutare le alte vette,…
- L’infinito senza farci caso
“Abbiate cura di incontrare chi non sta nel mezzo. Cercate gli esseri estremi, i deliri, gli incanti. Cercate una donna o un uomo che non siano di questo mondo, cercate Giovanna D’Arco, Giordano Bruno.” Franco Arminio
- L’uccello lotta per uscire dall’uovo
L’uccello di sogno che avevo dipinto era in viaggio e cercava il mio amico. La risposta mi giunse in un modo stranissimo. Un giorno, in classe, al mio posto, dopo l’intervallo fra due lezioni, trovai un biglietto infilato in un libro. Era piegato come usava tra noi quando durante la lezione ci scambiavamo di nascosto qualche bigliettino. Mi domandai meravigliato chi potesse avermelo mandato, perché non ero mai stato in simili rapporti con alcun compagno. Pensai che fosse l’invito a qualche chiassata, alla quale certamente non avrei partecipato, e senza leggere lasciai il foglietto nel libro. Soltanto durante la lezione…
- Fedor Dostoevskij
“La compassione è la più importante e forse l’unica legge di vita dell’umanità intera”. Fedor Dostoevskij
- Johanna
/ Johanna. Un film di Ian Derry
- Foto dal finestrino
Qualche volta la luce non è quantità di lux; qualche volta la luce è il cielo completo che precipita nella stanza. Jaisalmer, India, 1985 Tratto da: Ettore Sottsass, Foto dal finestrino, Adelphi
- Nasrin Sotoudeh, la sua condanna è un insulto al genere umano
Devo essere sincera: stavolta ci ho messo un po’ ad accettare questa notizia dall’Iran. Benché sia ormai da anni assuefatta a impiccagioni, esecuzioni pubbliche, condanne a morte, restrizioni e via dicendo, la sentenza nei confronti di Nasrin Sotoudeh mi ha lasciata davvero senza parole. La più famosa avvocatessa iraniana per i diritti umani è stata condannata infatti a 38 anni di carcere e 148 frustate. A darne la notizia su Facebook è stato il marito Reza Khandan dopo aver ricevuto una telefonata dal carcere da parte di sua moglie. Più volte negli anni ho seguito la vicenda di Nasrin e…
- Voglia di viaggiare
La vera voglia di viaggiare non è niente di più e niente di meglio che la rischiosa e intrepida voglia di pensare di voler capovolgere il mondo e di esigere risposte da tutto, da uomini, cose, avvenimenti. Non la si soddisfa né con progetti né sui libri; essa esige e costa di più: è il cuore e il sangue che occorre impegnarvi. Fuori della mia finestra il tiepido e morbido vento di ponente fruga nel lago nero senza uno scopo, senza una meta, infuriando nel suo impeto e consumandosi, selvaggio e insaziabile. Altrettanto selvaggia e insaziabile è la vera voglia…
- Entanglement
“Un altro interessante paradosso della meccanica quantistica è quello meglio conosciuto come Entanglement, parola inglese traducibile come “intreccio-non-separabile” e si riferisce ad un interessantissimo quanto mai inspiegabile (attraverso le nostre categorie mentali) fenomeno che avviene tra le particelle. Due oggetti, due elettroni, creati contemporaneamente, sono in empatia tra loro. Se si invia uno dei due dall’altro lato dell’universo, poi su uno di loro si fa qualcosa di nuovo, l’altro risponde istantaneamente, subendo l’effetto del cambiamento sul primo elettrone. Allora o l’informazione viaggia infinitamente rapida oppure in realtà i due elettroni sono ancora connessi tra di loro.” http://it.wikipedia.org/wiki/Entanglement_quantistico
- Alessando Orsini
- PACE PROIBITA
- Solange Daini
Ringrazio il prof. Barbulescu e l’Accademia di Romania per l’invito a parlare di Noica in occasione del centenario della nascita. Uno dei motivi per cui ho accettato con gioia l’invito risiede nel titolo scelto per il colloquio: C. Noica e la filosofia come salvezza. Infatti è un titolo che ha attirato immediatamente la mia attenzione. Un’importante premessa che non posso esimermi dal fare è che conosco Noica come traduttrice piuttosto che come storica della filosofia. Nel contesto delle opere da me tradotte, il tema della salvezza appare, ma non in maniera preponderante. Per questo motivo, mi sono interrogata su cosa…
- Albert Schweitzer
“L’uomo non troverà la pace interiore finché non imparerà ad estendere la sua compassione a tutti gli esseri viventi” Albert Schweitzer
- Sui visi
Quello che mi ha sempre profondamente turbato è la naturalezza con la quale la maggior parte della gente porta il suo viso. Se un viso mi piaceva e l’altro no, per colmare la misura, si aggiungeva la scusa di un terzo argomento imparziale: l’uomo non può far niente per il suo viso. Nessun punto di vista è più insostenibile: infatti la responsabilità che uno si assume per il suo naso lungo è fondata per lo meno quanto quella che egli si accolla per le sue convinzioni politiche. Per le convinzioni politiche l’uomo, nella maggior parte dei casi, non può essere…
- Finestra sul nulla
Queste ore che trascorri divorato dal cocente rimorso di non aver trovato un luogo per morire, di aver mancato la tua fine per pigrizia… Sono le ore dell’amore. Emil Cioran
- Franco La Cecla
Oggi prevale una ideologia della bigness che vede nell’ingrandirsi delle città la promessa di un mondo di città globali che donerebbero al resto della società un effetto di «prosperità». Se si leggono i report di Un-Habitat sulle città africane, asiatiche o dell’America Latina, o anche i report generali sulla condizione urbana, la parola prosperity è quella che si rintraccia piú spesso. Ma a leggerli poi in profondità si capisce che è una pia illusione. Nulla dimostra che in effetti all’ingigantimento delle città corrisponda un miglioramento della condizione dei loro abitanti. Quello che invece è chiaro è che la povertà mondiale…
- Tomaso Montanari
- Ettore Sottsass
India Fui a India muchas veces y espero poder volver porque me siento muy bien en India. Me siento bien porque hace calor y el calor acelera mi existencia como una droga. Me siento muy bien porque en la India no se esconde la vida: ni la vida ni la muerte; Veo niños corriendo por la calle, niñas pequeñas que salen de la escuela con sus vestidos azules y rosas y cintas y flores en el pelo, veo gente en bicicleta que se va con montones de paja en la cabeza. En la India veo ancianos sentados a la sombra…