La quinta casa, attraverso la quale scorre il Gihon, è costruita in argento, cristallo, oro puro e vetro. Le travi sono d’oro e d’argento e la fragranza del Libano pervade ogni stanza; qui vidi giacigli d’oro e d’argento, spezie dolcissime, stoffe di cinabro e di porpora tessute da Eva, e filati scarlatti e velli di Continue
ANA ROXANNE
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Se il mondo adottasse una dieta a base vegetale ridurremmo l’uso del suolo agricolo globale da 4 a 1 miliardo di ettari
L’espansione della terra per l’agricoltura è il principale motore della deforestazione e della perdita di biodiversità. La metà della terra libera da ghiacci e deserti del mondo è utilizzata per l’agricoltura. La maggior parte di questo è per l’allevamento di bestiame: il fabbisogno di terra per la produzione di carne e Continue
Where Enel is, is the devastation.
Where Enel is, is the devastation. The landscape is shocked and feverish. The tower is huge and many ants struggle to serve it. Work is underway on a river port to receive oil and coal by water. In Ostiglia, not far away, another coal-fired power plant sends its fumes up here, so Sermide will have Continue
Dal mare il pericolo senza nome
Tento di dare un’opinione-pirata. Non ho prove provabili, ma ho il senso del pericolo, in comune con tutti gli animali. Uno di questi è la talpa di un celebre racconto di Kafka. «Si crede di essere in casa propria, in realtà si è nella loro». Esempio strategico pregnante: la linea Maginot aggirata, nel 1940; in Continue
The mysterious lives of giant trees
Richard Preston | TED2008 | The mysterious lives of giant trees
Peter Fillery
‘Hablé con alguien sobre el cambio climático y me dijo: ‘tarde o temprano inventaremos una máquina que pueda capturar de manera eficiente el carbono de la atmósfera’. Les dije que ya existe: se llama Árbol‘” Peter Fillery | Bosque | Definición, tipos y hechos | británico Enlace
Pierre Fillery
‘J’ai parlé à quelqu’un du changement climatique et ils m’ont dit : «tôt ou tard, nous inventerons une machine capable de capturer efficacement le carbone de l’atmosphère». Je leur ai dit que ça existait déjà : ça s’appelle Tree‘” Pierre Fillery | Forêt | Définition, types et faits | Britanique relier
Peter Fillery
‘I talked to someone about climate change and they said: ‘sooner or later we will invent a machine that can efficiently capture carbon from the atmosphere’. I told them it already exists: it’s called Tree‘” Peter Fillery | Forest | Definition, Types, & Facts | British link
Peter Fillery
‘Ho parlato con qualcuno dei cambiamenti climatici e mi hanno detto: ‘prima o poi inventeremo una macchina in grado di catturare il carbonio dall’atmosfera in modo efficiente’. Ho detto loro che esiste già: si chiama Albero‘” Peter Fillery | Forest | Definition, Types, & Facts | Britannica link
In principio minuscole forme
La Vita Organica, nata sotto le onde senza riva, fu svezzata in oceaniche grotte di perla; in principio minuscole forme, non viste da lenti, si muovono sul fango o perforano la massa acquea; di generazione in generazione fiorendo, assumono poi nuovi poteri e arti più grandi; da esse sorgono innumerevoli gruppi di vegetali, e regni Continue
Sulla morte del cinema
Dubbi circa la morte di Dio, ne ho molti; sulla morte del Cinema, nessuno. Non esistendo certificati, è difficile datarla. Direi che la sua è stata una lunga, lunga vecchiaia, cominciata presto, con ritorni di giovinezza repentini (una quindicina d’anni di prodigi giapponesi, Kurosawa alla testa) e rallentamenti felici dell’inesorabile senescenza: oggi è unicamente un soggetto Continue
Ode all’andare a piedi
I Nell’era di velocità impetuose di corse rovinose – nella precaria età del ferro – viva chi resta a piedi – coi piedi – per terra! Per rocce e dirupi, sempre diritto, avanti, senza sentieri, battendo piano alle porte della natura, che il tempo calpesta. (Agli storpi soltanto c’è spazio nell’era delle turbìne!) … Che Continue
Il giardino nasce dal vento
“Disegnare” uno spazio verde è impossibile se non si parte dall’osservazione di ogni singola pianta come individuo, se non si ascolta prima di tutto la lezione della natura. Come è accaduto a Gabriella Buccioli negli anni in cui ha lasciato fare anche al vento … Ci sono molti modi di progettare il proprio giardino. Io mi Continue
Saggio sul luogo tranquillo
È passato tanto, tanto tempo da quando lessi un romanzo dello scrittore inglese A.J. – «Archibald Joseph», se non mi sbaglio – Cronin, in una traduzione tedesca intitolata Die Sterne blicken herab (E le stelle stanno a guardare). Si trattava di un libro piuttosto ponderoso, ma non è per colpa dell’autore né della sua storia, Continue
Goethe
«Sono pochi coloro che sanno occuparsi del recente passato. O è il presente che ci tiene legati a sé con violenza, oppure siamo noi che ci perdiamo nel passato remoto, cercando di rievocare e di ristabilire, per quanto possibile, ciò che è perduto per sempre. Anche nelle grandi e ricche famiglie, che devono molto ai Continue
L’eleganza è frigida
XX Era tempo ormai per Marco di «spiegare le vele» verso la sua Venezia, di cui in quel paese lontano non sentiva nostalgia, ma home sweet home, la casa era dolce e poi le cose avevano un tempo. Egli tuttavia sentiva che nel vasto mondo il Giappone era il solo paese di cui sarebbe diventato Continue
Il padiglione d’oro
Scivolai nei miei geta e corsi fuori. Era una meravigliosa notte di luna; qua e là mucchi di riso appena raccolto proiettavano sulla terra morbide ombre. Dietro un ciuffo d’alberi scorsi un gruppo d’ombre che si muovevano. Uiko, vestita di nero, sedeva in terra. Aveva il viso d’un pallore indicibile. La circondavano alcuni poliziotti ed Continue
Raymond Jean
« Il faut déchiffrer, dit Jean Starobinski, dans l’œuvre la nature spécifique d’un désir, d’un pouvoir (d’un génie) qui a cherché à s’atteindre lui-même et à s’attester en donnant naissance à l’œuvre. Ce désir initial est sans doute l’une des plus sûres données qui permettent de rendre compte de la jonction qui s’accomplit entre le vécu Continue
OCCHI APERTI SULL’ABISSO
Ci sono eventi preziosi che possono offrire spiragli di senso proprio non appartenendo all’attualità e alle mode. Uno di questi, recente, soprattutto per chi è abituato a pensare in profondità le grandi questioni dibattute da sempre, è l’uscita del carteggio tra Guido Ceronetti e Sergio Quinzio (Un tentativo di colmare l’abisso, Adelphi 2014). Riguarda una Continue
Chi vuole cementificare l’Italia
Il Lupo non perde né il pelo né il vizio. Anzi conquista il Palazzo, con un governo nominalmente di centro-sinistra, come non era mai riuscito a fare con la destra a cui appartiene. Il suo primo disegno di legge per il governo del territorio conteneva norme intese al «rovesciamento dell’urbanistica, al trasferimento di poteri dal Continue
Giardiniere metropolitano
Ippolito Pizzetti amava definirsi un dilettante. Raccontava di essere arrivato ai giardini per caso, come Vita Sackville West o l’austriaco Rudolf Borchardt. Aveva dato vita a raffinati giardini, ma rifiutava di definirsi architetto del paesaggio. Del resto la sua formazione era stata letteraria: una laurea su Pavese con Sapegno, traduzioni da Max Frisch, seminari ad Continue
Pietro Porcinai
“Per vigliaccheria o per denaro la maggior parte degli architetti ha abbandonato il mondo delle cose costruite in armonia con la Natura, consentendo che sorgessero brutte città e orribili periferie. Spetta all’architetto paesaggista trovare rimedio a questa situazione, ma deve essere qualcuno che sa pensare prima di agire. […] Affinché in questo mondo non si Continue
Trinacria – Proserpina – Sirene – Aretusa e Alfeo
«C’è un’isola vasta, Trinacria, ammassata sopra le membra di un gigante: sotto le sue grandi rocce essa tiene schiacciato Tifeo, che osò sperare d’impadronirsi della sede del cielo. Egli si agita, è vero, e spesso si dibatte per rialzarsi, ma sopra la sua mano destra sta Peloro, vicino all’Ausonia, sopra la sinistra tu, Pachino, Lilibeo Continue
Marguerite Yourcenar
NOTEBOOKS This book was conceived, then written, in whole or in part, in various forms, between 1924 and 1929, between my twenties and twenty-five years. Those manuscripts have all been destroyed. They deserved to be. Found in a volume of Flaubert’s correspondence, much read, much emphasized around 1927, the unforgettable sentence: “When the gods were Continue