Il Grande Pan è vivo

L’immigrazione, la paura di un’invasione e le reazioni di panico del nostro fragile paese Se sia possibile trovare una soluzione in una perfetta insolubilità storica, come filosofo, non soltanto ignoto, ma fuggito, ce l’avrei pronta, sarebbe adeguata al mio livello modesto della comprensione delle cose. Tuttavia bisogna cominciare dal capire che cosa è, oggettivamente, INSOLUBILE.…

Immagini di Città

Il momento privato e quello pubblico non sono adiacenti tra loro come una camera da letto e un ambulatorio medico, ma sono intessuti l’uno nell’altro. Dove il fatto piú privato ha luogo pubblicamente, anche le cose pubbliche sono decise privatamente, e comportano cosí una responsabilità fisica, politica, che è qualcosa di completamente diverso da quella metaforica e morale. La persona…

Ippolito Pizzetti

Passo per Battipaglia Tornando da Valva, siamo costretti ad attraversare Battipaglia. Più vado avanti negli anni più mi feriscono queste città mostruose senza disegno composte soltanto di una architettura laida, che è miseria comunque, sia che contenga o non contenga umana miseria. L’orrore della miseria mi cresce dentro fino a dolermi quasi nelle viscere. Non…

L’intellettuale di sinistra

L’intellettuale di sinistra si nota subito. Ha, nel dire le cose, quel giusto distacco che nobilita. E elegante, ha un buon reddito, la erre arrotata. L’intellettuale di sinistra ha sempre ragione, dispensa la verità. E ferocemente “anti”:  anti-razzista, anti-nazista, arti-fascista e, qualche volta, anche anti-comunista. Mai anti-capitalista. L’intellettuale di sinistra conosce il popolo come le…

La ginestra del Cilento

La ginestra del Cilento (Genista cilentina Vals., 1993) è una pianta appartenente alla famiglia Fabaceae (Cytiseae), endemica della Campania. Fu distinta come buona specie nel 1993, dalla botanica Franca Valsecchi, all’interno del più ampio contesto di Genista ephedroides”. È una pianta perenne a portamento arbustivo eretto, ramoso, a rami rigidi, striati, pelosi da giovani, subverticillati,…

Végétariens

Une défense du végétarisme ne semble pas facile aujourd’hui. Non seulement tout le monde idolâtre le veau de chair ; la nourriture alternative, pour être contrastée, est pauvre, pauvre et dangereuse. Un monde d’ombres est agité dans les catéchismes végétariens traditionnels. La pulpe mûre des fruits, la puissance des aliments crus, la vertu ressuscitante du…

Buddhismo Nichiren

Il Buddhismo Nichiren (in lingua giapponese detto Hokke-shū, 法華宗, cioè “scuola del Loto”, originariamente Nichiren-shū, 日莲宗, “scuola di Nichiren”) è l’insieme di scuole buddhiste mahāyāna giapponesi che fanno riferimento alla figura e agli insegnamenti del monaco buddhista Nichiren (日蓮, 1222-1282), vissuto in Giappone nel XIII secolo. Queste scuole sorgono direttamente dalla sua figura storica di…

Margherita Hack

Si chiamano vegetariani coloro che non mangiano esseri viventi, quindi né carne né pesce. Una forma più estrema di vegetariani sono i vegani, che non mangiano nemmeno uova, latte, formaggio, insomma qualsiasi prodotto di origine animale. Quando invitata ad un pranzo informo che non mangio carne, subito mi viene offerto il pesce, come se anche…

Kosen rufu

Kosen Rufu è un’espressione che si ritrova nella più diffusa traduzione cinese del Sutra del Loto, compiuta da Kumarajiva e a suoi collaboratori intorno al 406 d.C.Derivata dalla pronuncia giapponese del testo cinese, l’espressione risulta composta dal carattere ko (広) che significa letteralmente “ampio”, “vasto”, sen (宣), che significa “dichiarare”, e rufu (流布) “propagare”. Nel…

I napoletani

Napoli è stata una grande capitale, centro di una particolare civiltà, ecc., ma strano, ciò che conta non è questo. Io non so se gli “esclusi dal potere” napoletani preesistessero, così come sono, al potere, o ne siano un effetto. Cioè, non so se tutti i poteri che si sono susseguiti a Napoli, così stranamente…

Vincenzo Consolo

Il terzo condono edilizio “Italia mia, benché il parlar sia indarno / a le piaghe mortali/ che nel bel corpo tuo si spesse veggio …”. Sembra che Petrarca, in questa Canzone all’Italia, non dica delle guerre tra i signori medioevali che assoldavano mercenari calati d’oltralpe, ma parti delle “piaghe mortali”, inflitte nel “bel corpo” di…

La sfida dell’infinito: la scommessa sul “Dio nascosto”

Diversità. La teologia è una scienza; ma, al tempo stesso, quante scienze non è! Un uomo è un’unità sostanziale, ma, se lo si seziona, sarà la testa, il cuore, lo stomaco, le vene, ogni vena, ogni frammento di vena, il sangue, ogni umore del sangue? Una città, una campagna, da lontano sono una città o…

La memoria vegetale

Voglio subito ricordare che questa conferenza – che dovrebbe auspicabilmente essere seguita da altre – è stata organizzata dall’Aldus Club, in collaborazione con la Biblioteca di Brera, non per bibliofili incalliti, o per eruditi che coi libri abbiano molta, e forse troppa dimestichezza, ma al contrario per un pubblico più vasto, anche giovane, di cittadini di un…

Italo Calvino

«Alzare gli occhi dal libro (leggeva sempre, in treno) e ritrovare pezzo per pezzo il paesaggio – il muro, il fico, la noria, le canne, la scogliera – le cose viste da sempre di cui soltanto ora, per esserne stato lontano, s’accorgeva: questo era il modo in cui tutte le volte che vi tornava, Quinto…

Panevin

Photo by Cristian Guizzo Resiste, resiste, resiste. Il panevìn resiste. La sera del 5 gennaio, nelle campagne, nelle piazze, nei vicoli, nei meandri, a lato delle strade, si accende uno specialissimo tipo di fuoco. Non è un fuoco come quello che si accende tra amici, sempre più raramente, per ritrovarsi una sera d’estate a chiacchierare, né quello…

Narciso

E Tiresia, divenuto famosissimo per le città dell’Aonia, dava ineccepibili responsi alla gente che lo consultava. La prima a saggiare la veridicità delle sue parole fu l’azzurrina Liríope, che un giorno il Cefíso aveva intrappolato nelle curve della propria corrente, imprigionato tra le onde e violentato. La bellissima ninfa, rimasta incinta, aveva partorito un bambino…

Cesare Pavese

«La casa d’Oreste era un terrazzo roseo e scabro e dominava nella gran luce un mare di valli e burroni che faceva male agli ochi. Ero corso per tutto il mattino nella pianura, una pianura che conoscevo, e dal finestrino avevo intravisto le rogge alberate della mia infanzia – specchi d’acqua, branchi d’oche, praterie. Ci…