IL PAESAGGIO COME OPERA D’ARTE E IL MONDO SENZ’ARTE

L’ideale del Paradiso Terrestre, quale modello di un paesaggio in cui gli interventi dell’uomo non siano interventi-per-la-produzione, interventi utilitari, ma siano interventi-per-la-contemplazione, interventi estetico-metafisici, è l’ideale di una completa coincidenza di paesaggio e giardino: tutto il paesaggio come un giardino. Per ripetere una bella immagine dello Jellicoe: tutti i diversi fili dell’umanità intessuti in un…

Emilio Sereni

41.  IL « BEL PAESAGGIO » AGRARIO NEL RINASCIMENTO ITALIANO Nella seconda metà del sec. XV, e nei primi decenni del sec. XVI, l’evoluzione da noi accennata nei paragrafi precedenti, che finirà col porre le regioni dell’Italia padana all’avanguardia del progresso agrario del nostro paese, non è ancora sempre e tutta percepibile nei suoi effetti.…

Regole per chi costruisce in montagna

Non costruire in modo pittoresco. Lascia questo effetto ai muri, ai monti e al sole. L’uomo che si veste in modo pittoresco non è pittoresco, è un pagliaccio. Il contadino non si veste in modo pittoresco. Semplicemente lo è. Costruisci meglio che puoi. Ma non al di sopra delle tue possibilità. Non darti arie. Ma…

Giacomo Leopardi

XXXIV La ginestra o il fiore del deserto E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce. GIOVANNI, III, 19.   Qui su l’arida schiena Del formidabil monte Sterminator Vesèvo, La qual null’altro allegra arbor né fiore, Tuoi cespi solitarî intorno spargi, Odorata ginestra, Contenta dei deserti. Anco ti vidi De’ tuoi steli abbellir…

La vie des abeilles

“Una volta ammessa l’evoluzione degli apoidei, o almeno degli apini – poiché questa è un’ipotesi più verosimile di quella della fissità – quale direzione, generale e costante, attribuire a tale evoluzione? Sembra seguire la stessa direzione imboccata da quella umana. Essa spinge chiaramente per una diminuzione della fatica, dell’insicurezza e della miseria, e per un…

ECONOMIA E DEPRESSIONE

  Limitata e sporadica, la depressione è esistita sempre, e con più nomi nominata: spleen, cafard, acedia, taedium vitae, ecc.). Oggi è epidemica, pandemica, colpisce dovunque chiunque. Dove ci sono molti libri, là ha un luogo di elezione, si fissa, non la mandi più via. Contro questo pervasivo malessere (mal-di-essere) non tengono benesseri sociali o…

Un eremita nel suo giardino

Ho sempre avuto una predilezione per i piccoli giardini, in particolare per quelli di cui si parla poco o niente e che sono teneramente protetti dall’oblio o dalla negligenza degli uomini. Nei grandi parchi, non mi trovo a mio agio, specialmente se sono pieni di visitatori, perché in tal caso bisogna essere almeno in due…

Giornata splendida

E la meditazione in tutto questo? L’estinzione, cos’è? Superare l’attaccamento, cos’è? Ma credevo, credevo di avere trovato la pace in giardino, coltivando, lavorando la terra momento per momento. E adesso che non posso più fare nulla di tutto questo, che sono stata espulsa dal giardino, che posso solo guardarlo da dentro casa, dalla loggia, dalla…

Venezia senza popolo

L’eclissi della memoria incombe su noi tutti, minaccia la convivenza civile, insidia il futuro, toglie respiro al presente. Se la città è la forma ideale e tipica delle comunità umane, Venezia è oggi, e non solo in Italia, il simbolo supremo di questa densità di significati, ma anche del suo declino. Se mai Venezia dovesse…

Panevin

Photo by Cristian Guizzo Resiste, resiste, resiste. Il panevìn resiste. La sera del 5 gennaio, nelle campagne, nelle piazze, nei vicoli, nei meandri, a lato delle strade, si accende uno specialissimo tipo di fuoco. Non è un fuoco come quello che si accende tra amici, sempre più raramente, per ritrovarsi una sera d’estate a chiacchierare, né quello…

Patrimonio artistico e democrazia

Il più importante repertorio di immagini della prima età moderna – l’Iconologia di Cesare Ripa – contiene un’allegoria della Conservazione il cui senso è che la «durazione» delle cose si può assicurare solo a condizione di una «trasmutazione». È proprio così: l’ambiente e il patrimonio storico e artistico della nazione italiana dureranno solo se gli…

Panevìn 2015

Resiste, resiste, resiste. Il panevìn resiste. La sera del 5 gennaio, nelle campagne, nelle piazze, nei vicoli, nei meandri, a lato delle strade, si accende uno specialissimo tipo di fuoco. Non è un fuoco come quello che si accende tra amici, sempre più raramente, per ritrovarsi una sera d’estate a chiacchierare, né quello acceso per…