Première soirée

PRIMA SERATA xxvii (Première soirée) – Lei era assai svestita e i grandi alberi indiscreti buttavano sui vetri il loro fogliame maliziosamente, vicino, vicino. Seduta sulla mia grande sedia, seminuda, incrociava le mani. Sul pavimento rabbrividivano senza disagio i suoi piedini minuti, minuti. – Io guardavo, color della cera, un piccolo raggio fuggiasco svolazzare sul…

I giusti

Un uomo che coltiva il suo giardino, come voleva Voltaire. Chi è contento che sulla terra esista la musica. Chi scopre con piacere una etimologia. Due impiegati che in un caffè del Sud giocano in silenzio agli scacchi. Il ceramista che intuisce un colore e una forma. Il tipografo che compone bene questa pagina che…

Dovrei paragonarti a un giorno d’estate?

Dovrei paragonarti a un giorno d’estate? Tu sei più amabile e più tranquillo. Impetuosi venti scuotono le tenere gemme di Maggio, E il corso dell’estate ha fin troppo presto una fine. Talvolta troppo caldo splende l’occhio del cielo, E spesso la sua pelle dorata s’oscura; E ogni cosa bella la bellezza talora declina, spogliata per…

Rainer Maria Rilke

ELIOTROPIO PERSIANO Sembra, per la tua amica, altisonante la lode della rosa? Allora scopri l’erba dal bel ricamo, gli eliotropi; sovrasta col fruscio loro incessante il garrulo bul-bul che la compagna (ove a lei piace) canta e ignora quasi. Parola dolce, vedi, s’accompagna di notte ad altre, folte nelle frasi, e un vivo malva di…

Ode all’andare a piedi

I Nell’era di velocità impetuose di corse rovinose – nella precaria età del ferro – viva chi resta a piedi – coi piedi – per terra! Per rocce e dirupi, sempre diritto, avanti, senza sentieri, battendo piano alle porte della natura, che il tempo calpesta. (Agli storpi soltanto c’è spazio nell’era delle turbìne!) … Che…

William Wordsworth

Udivo mille note confuse fra di loro, mentre in un bosco stavo sdraiato, in quel dolce umore quando gradevoli pensieri portano tristi pensieri alla mente. Alle sue belle opere la Natura univa l’anima umana che scorreva in me; e il mio cuore si affliggeva pensando a ciò che l’uomo ha fatto dell’uomo.   / William…

Giacomo Leopardi

XXXIV La ginestra o il fiore del deserto E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce. GIOVANNI, III, 19.   Qui su l’arida schiena Del formidabil monte Sterminator Vesèvo, La qual null’altro allegra arbor né fiore, Tuoi cespi solitarî intorno spargi, Odorata ginestra, Contenta dei deserti. Anco ti vidi De’ tuoi steli abbellir…