CULTURA, DISPERATO AMORE MIO

Dire «crisi della cultura», luogo comune dei più manifatturieri, è pur sempre, oltre che comodo, pregnante d’indefinibile. Nella versione italiana, significa noncuranza del potere, perdita di bellezza, capitali e sovvenzioni sbaragliati, diseducazione progressiva dei cittadini. Cultura è tutela dell’identità nazionale: ce la stanno smerdando bravamente, senza un grido di rivolta, a colpi di intrusioni massicce…

IL PIÙ BELL’ELOGIO DI ISRAELE

In un volume di filosofia che nientemeno rende chiare le cose oscure e difficili – Il Romanticismo, di Rüdiger Safranski (Longanesi, 2011) – ho trovato il più dritto, il più bello degli elogi possibili dell’ebraismo. Safranski lo cita, nel capitolo 17, dalle Confidenze di Hitler di Hermann Rauschning (edizione italiana Erredici, Padova, 1974) e il…

UN CAMPO BASTA A UN RE

Eh, sì. Sarà amaro constatarlo, ma è così. Forse tra qualche anno la situazione cambierà, nella stretta di una irresistibile fatale Necessità, ma per ora… Ad una richiesta di Carlo Petrini, fatta a quattrocentocinquanta giovani, quanti di loro avrebbero desiderato dedicarsi all’agricoltura, due soli diedero risposta positiva: due soli. Se saranno stati un ragazzo e…