“Ghetto” è una parola veneziana, poi diventata universale. Significava “fonderia”, e fu in quell’area, dismessa quando le sue funzioni produttive si spostarono all’Arsenale, che gli ebrei vennero insediati nel 1516. In un saggio ammirevole (nel volume Lo straniero, trad. it. 2014), Richard Sennett ha scritto che l’esperienza degli ebrei nel ghetto veneziano indicò un modo…
Categoria: Veneto
Nadia Breda
Un ritratto dell’ambiente veneto e delle sue trasformazioni attraverso le voci dei protagonisti, raccolte e analizzate dal punto di vista antropologico: attivisti dell’ambiente, cittadini, scrittori, registi, industriali, amministratori, urbanisti. Viene narrato il disagio della degradazione del paesaggio, ma anche le riflessioni nate proprio da tale disagio, i testi che lo narrano, alcune pratiche di compensazione della perdita del paesaggio (i “giardini di Lilliput”, i “custodi della notte”), i nuovi concetti adoperati per la lettura della regione (“dal terzo Veneto al terzo paesaggio”). Il testo si conclude con il racconto delle azioni dei gruppi di “rospisti” dediti alla salvaguardia di animali dalle stragi sulle strade, a testimonianza del conflitto sempre aperto intorno a quei nodi cruciali e sacrificali del paesaggio che sono le strade.
Panevin
Photo by Cristian Guizzo Resiste, resiste, resiste. Il panevìn resiste. La sera del 5 gennaio, nelle campagne, nelle piazze, nei vicoli, nei meandri, a lato delle strade, si accende uno specialissimo tipo di fuoco. Non è un fuoco come quello che si accende tra amici, sempre più raramente, per ritrovarsi una sera d’estate a chiacchierare, né quello…
Panevìn 2015
Resiste, resiste, resiste. Il panevìn resiste. La sera del 5 gennaio, nelle campagne, nelle piazze, nei vicoli, nei meandri, a lato delle strade, si accende uno specialissimo tipo di fuoco. Non è un fuoco come quello che si accende tra amici, sempre più raramente, per ritrovarsi una sera d’estate a chiacchierare, né quello acceso per…