Ha guarito re, regine e rivoluzionari. Ha fatto la fortuna di quanti hanno saputo penetrare i suoi misteri ed è stata la rovina dei molti che hanno tentato senza successo di svelarne i segreti. Ha sostenuto imperi, sopratutto quello della regina britannica Vittoria, e ha facilitato l’imbarco di ben 20 milioni di persone verso una schiavitù di fatto, creando un malcontento sociale che ancora oggi ha risonanza in tutto il mondo.
“ Zona d’origine: Bolivia Settentrionale e Perù.”
“Mi dicevano ch’ero tutto io. E’ una menzogna: io non so resistere a un attacco di febbre quartana….” dichiara re Lear nell’omonimo dramma di Shakespeare. La “febbre quartana” uccise molte rispettabili celebrità storiche, tra i quali Alessandro Magno e Oliver Cromwell. Forse la casa reale britannica non sarebbe mai tornata al potere se Cromwell non fosse stato sconfitto dalla puntura fatale di una zanzara irlandese. Si stima che metà delle popolazione mondiale rischi ancora di contrarre la febbre quartana, o malaria, come è meglio nota ( da mal d’aria, ovvero “aria cattiva” ), una malattia che ha ucciso più persone di quanto abbia fatto insieme tutte le guerre e le pestilenze del mondo. Fino alla fine degli anni Trenta c’era una sola cura per la malaria: il chinino, un rimedio ottenuto dalla corteggia dell’albero di cincona.
La Lungimiranza di Banks.
L’inglese Sir Joseph Banks, figlio di un uomo molto facoltoso, nutriva una passione sfrenata per la botanica. Nel 1771 tornò dalle sue spedizioni in Terranova e Labrador, nonché dalle avventure nel Pacifico in compagnia del capitano Cook, con moltissime piante importanti. Banks era uomo di potere, in qualità di presidente della Royal Society, e anche influente come consigliere del re Giorgio III, eppure nessuno lo ascoltò quando si dichiarò a favore del trasporto degli esemplari di Cincona a Londra per sperimentarli nei Kew Gardens. Doveva trascorrere quasi un secolo prima che la sua idea fosse adottata.
Bill Laws, 50 Piante che hanno cambiato il corso della Storia, Roma 2012
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