Se il mondo adottasse una dieta a base vegetale ridurremmo l’uso del suolo agricolo globale da 4 a 1 miliardo di ettari

        L’espansione della terra per l’agricoltura è il principale motore della deforestazione e della perdita di biodiversità. La metà della terra libera da ghiacci e deserti del mondo è utilizzata per l’agricoltura. La maggior parte di questo è per l’allevamento di bestiame: il fabbisogno di terra per la produzione di carne e…

Peter Fillery

‘Hablé con alguien sobre el cambio climático y me dijo: ‘tarde o temprano inventaremos una máquina que pueda capturar de manera eficiente el carbono de la atmósfera’. Les dije que ya existe: se llama Árbol‘” Peter Fillery | Bosque | Definición, tipos y hechos | británico Enlace

Pierre Fillery

‘J’ai parlé à quelqu’un du changement climatique et ils m’ont dit : «tôt ou tard, nous inventerons une machine capable de capturer efficacement le carbone de l’atmosphère». Je leur ai dit que ça existait déjà : ça s’appelle Tree‘” Pierre Fillery | Forêt | Définition, types et faits | Britanique relier

Peter Fillery

‘I talked to someone about climate change and they said: ‘sooner or later we will invent a machine that can efficiently capture carbon from the atmosphere’. I told them it already exists: it’s called Tree‘” Peter Fillery | Forest | Definition, Types, & Facts | British link

Peter Fillery

‘Ho parlato con qualcuno dei cambiamenti climatici e mi hanno detto: ‘prima o poi inventeremo una macchina in grado di catturare il carbonio dall’atmosfera in modo efficiente’. Ho detto loro che esiste già: si chiama Albero‘” Peter Fillery | Forest | Definition, Types, & Facts | Britannica link

Sulla morte del cinema

Dubbi circa la morte di Dio, ne ho molti; sulla morte del Cinema, nessuno. Non esistendo certificati, è difficile datarla. Direi che la sua è stata una lunga, lunga vecchiaia, cominciata presto, con ritorni di giovinezza repentini (una quindicina d’anni di prodigi giapponesi, Kurosawa alla testa) e rallentamenti felici dell’inesorabile senescenza: oggi è unicamente un soggetto…

Ode all’andare a piedi

I Nell’era di velocità impetuose di corse rovinose – nella precaria età del ferro – viva chi resta a piedi – coi piedi – per terra! Per rocce e dirupi, sempre diritto, avanti, senza sentieri, battendo piano alle porte della natura, che il tempo calpesta. (Agli storpi soltanto c’è spazio nell’era delle turbìne!) … Che…

Il giardino nasce dal vento

“Disegnare” uno spazio verde è impossibile se non si parte dall’osservazione di ogni singola pianta come individuo, se non si ascolta prima di tutto la lezione della natura. Come è accaduto a Gabriella Buccioli negli anni in cui ha lasciato fare anche al vento …  Ci sono molti modi di progettare il proprio giardino. Io mi…

Goethe

«Sono pochi coloro che sanno occuparsi del recente passato. O è il presente che ci tiene legati a sé con violenza, oppure siamo noi che ci perdiamo nel passato remoto, cercando di rievocare e di ristabilire, per quanto possibile, ciò che è perduto per sempre. Anche nelle grandi e ricche famiglie, che devono molto ai…

Raymond Jean

« Il faut déchiffrer, dit Jean Starobinski, dans l’œuvre la nature spécifique d’un désir, d’un pouvoir (d’un génie) qui a cherché à s’atteindre lui-même et à s’attester en donnant naissance à l’œuvre. Ce désir initial est sans doute l’une des plus sûres données qui permettent de rendre compte de la jonction qui s’accomplit entre le vécu…

OCCHI APERTI SULL’ABISSO

Ci sono eventi preziosi che possono offrire spiragli di senso proprio non appartenendo all’attualità e alle mode. Uno di questi, recente, soprattutto per chi è abituato a pensare in profondità le grandi questioni dibattute da sempre, è l’uscita del carteggio tra Guido Ceronetti e Sergio Quinzio (Un tentativo di colmare l’abisso, Adelphi 2014). Riguarda una…

Chi vuole cementificare l’Italia

Il Lupo non perde né il pelo né il vizio. Anzi conquista il Palazzo, con un governo nominalmente di centro-sinistra, come non era mai riuscito a fare con la destra a cui appartiene. Il suo primo disegno di legge per il governo del territorio conteneva norme intese al «rovesciamento dell’urbanistica, al trasferimento di poteri dal…

Giardiniere metropolitano

Ippolito Pizzetti amava definirsi un dilettante. Raccontava di essere arrivato ai giardini per caso, come Vita Sackville West o l’austriaco Rudolf Borchardt. Aveva dato vita a raffinati giardini, ma rifiutava di definirsi architetto del paesaggio. Del resto la sua formazione era stata letteraria: una laurea su Pavese con Sapegno, traduzioni da Max Frisch, seminari ad…

Pietro Porcinai

“Per vigliaccheria o per denaro la maggior parte degli architetti ha abbandonato il mondo delle cose costruite in armonia con la Natura, consentendo che sorgessero brutte città e orribili periferie. Spetta all’architetto paesaggista trovare rimedio a questa situazione, ma deve essere qualcuno che sa pensare prima di agire. […] Affinché in questo mondo non si…

Trinacria – Proserpina – Sirene – Aretusa e Alfeo

«C’è un’isola vasta, Trinacria, ammassata sopra le membra di un gigante: sotto le sue grandi rocce essa tiene schiacciato Tifeo, che osò sperare d’impadronirsi della sede del cielo. Egli si agita, è vero, e spesso si dibatte per rialzarsi, ma sopra la sua mano destra sta Peloro, vicino all’Ausonia, sopra la sinistra tu, Pachino, Lilibeo…

Marguerite Yourcenar

NOTEBOOKS This book was conceived, then written, in whole or in part, in various forms, between 1924 and 1929, between my twenties and twenty-five years. Those manuscripts have all been destroyed. They deserved to be. Found in a volume of Flaubert’s correspondence, much read, much emphasized around 1927, the unforgettable sentence: “When the gods were…

Marguerite Yourcenar

TACCUINI DI APPUNTI Questo libro è stato concepito, poi scritto, tutto o in parte, sotto diverse forme, tra il 1924 e il 1929, tra i miei venti e venticinque anni. Quei manoscritti sono stati tutti distrutti. Meritavano di esserlo. Ritrovata in un volume della corrispondenza di Flaubert, molto letto, molto sottolineato verso il 1927, la…