Non sappiamo che tempo sta arrivando. Non serve a molto pronunciarsi in previsioni. Meglio stare dentro ogni giornata con lucida attenzione e con qualche slancio. Siamo chiamati a fare la nostra parte e può bastare il rispetto dei consigli che ci vengono dalle autorità sanitarie. Non possiamo pensare di essere buoni cittadini limitandoci ad acquisire il green pass. La situazione è veramente grave e richiede comportamenti eccezionali da parte di ogni cittadino. A cominciare dalla capacità di dedicare parte del nostro tempo agli altri. Serve che una quota della nostra giornata sia destinata a una qualche forma di servizio civile. E non c’è bisogno che arrivi qualcuno a darci le istruzioni sul da farsi. Ognuno sa come potrebbe rendersi utile. Già togliere una carta da terra è un buon segno. E poi dobbiamo capire che le premure per gli altri in qualche modo ci tornano e così pure una dedizione alle nostre passioni. Un poco spiace che i governanti sono piuttosto silenti su questi ragionamenti che potremmo definire caldi. E anche nella società c’è una deriva tecnicista, come se fossimo tutti diventati governanti. Di tecnici possono bastare quelli che sono al governo e altri che lo sono di professione. Per il resto è bene ricordarsi che a noi compete dare vita alla vita, più che opinioni: siamo qui per dipingere il quadro, la cornice spetta ad altri. Forse in questo momento è sbagliato parlare del fatto che dobbiamo uscire da questa situazione. Non siamo caduti in un pozzo da cui uscire. Siamo dentro un mondo che si trasforma ogni giorno e tra le trasformazioni ora abbiamo anche quella di un virus che per si può definire uno specialista nelle trasformazioni. In un certo senso dovremmo andare a scuola dal virus e trasformarci anche noi, ma nel senso della clemenza, della gentilezza, della dedizione alle premure più che ai guadagni. Vorrei che la classe politica ricordasse più spesso queste cose. E invece anche nella più grave delle situazioni sembra invischiata nei suoi giochi di Palazzo: tenere in piedi l’ipotesi che Berlusconi diventi presidente della Repubblica prima che un’offesa a una parte degli italiani è un’offesa proprio a Berlusconi e segnala che la politica emana regole sanitarie, ma poi non si prende cura della sua salute e si dedica anima e corpo alle sue malattie. È importante in questa fase che ognuno dia spazio al suo ottimismo della volontà senza illustrarci il suo pessimismo della ragione. Abbiamo capito che non basta l’immunità di gregge, ci vuole la coesione degli intenti, la fermezza nel cambiare direzione, dare e darsi delle speranze e degli orizzonti nuovi più che limitarsi a descriverli. Questa cosa non poteva essere scritta nel Piano di spesa che è stato fatto dal governo. Queste cose le deve fare ognuno di noi e subito. Nei luoghi non devono solo gocciolare monete, ma desideri. Sappiamo bene quanto può essere pericoloso il denaro senza i sogni.
Di Franco Arminio, 23 Dicembre 2021