Sulla «Stampa» (28 marzo) una nota del Taccuino di Sciascia mi tira con fulmineo magnete, regalandomi un po’ d’insonnia supplementare, a discutere di Céline e di antisemitismo. L’interesse, il consenso, lo stupore e la repulsione sono inevitabili, quando si tratta del caso Céline. Sembra impossibile che in uno stesso autore tanta verità e tanto insudiciamento…