Da un oceano all’altro

Dall’isola di Mount Desert a Montreal, in auto, attraverso la foresta del Maine e la pianura canadese; poi da Montreal a Vancouver, con un treno che attraversa in quattro giorni il continente, si passa dall’Atlantico al Pacifico. Corre voce che questo servizio passeggeri verrà presto soppresso per lasciar circolare su binari unicamente le merci. L’“operazione viaggiatori”, a quanto pare, non è più “redditizia”, per usare questo termine che esce dal gergo del nostro tempo. Sarà un peccato. Con la Transiberiana, questo treno è il solo che colleghi due mondi.

“Gli angolini” e i grandi siti

A Kyoto, dove, in angoli quasi sempre trascurati del centro, si celano alcuni dei più bei giardini giapponesi, il visitatore percorre dapprima lunghi viali grigi meno aggressivamente contemporanei di quelli di Tokyo; benché siano allineati esattamente sugli antichi viali imperiali, producono l’effetto di un occidentalismo avvizzito e tetro. Le viuzze tipicamente nipponiche si infilano tra…

Boschetti sacri e giardini segreti

Il viaggiatore, soprattutto se appartiene alla varietà “garden-club”, dedica spesso troppo poco tempo ai grandi boschi sacri che circondano i templi buddisti o shinto. Tenuti con cura, ma non sistemati dall’uomo, sono troppo vasti e troppo privi di ornamenti floreali per appartenere alla categoria “giardini”. A Ise, i venerabili santuari shinto, squisitamente costruiti, e il…