Da un oceano all’altro

Dall’isola di Mount Desert a Montreal, in auto, attraverso la foresta del Maine e la pianura canadese; poi da Montreal a Vancouver, con un treno che attraversa in quattro giorni il continente, si passa dall’Atlantico al Pacifico. Corre voce che questo servizio passeggeri verrà presto soppresso per lasciar circolare su binari unicamente le merci. L’“operazione viaggiatori”, a quanto pare, non è più “redditizia”, per usare questo termine che esce dal gergo del nostro tempo. Sarà un peccato. Con la Transiberiana, questo treno è il solo che colleghi due mondi.

Se mi sono tanto dilungata

Se mi sono tanto dilungata su questo film, che costituisce in un certo senso una sorta d’anteprima, è perché il paragone con il seppuku di Mishima stesso ci permette di definire meglio la distanza fra la perfezione dell’arte, che riflette, in una splendente o cupa luce di eternità, l’essenziale, e la vita con le sue…

Mishima o La visione del vuoto

L’Energia è piacere eterno. WILLIAM BLAKE, Il matrimonio del cielo e dell’inferno Se il sale perde sapore, come renderglielo? Vangelo secondo San Matteo, V, 13 Morite col pensiero ogni mattina, e non avrete più paura di morire. HAGAKURE, trattato giapponese del XVIII sec. …….. Se mi sono tanto dilungata su questo film, che costituisce in…

Qui suis-je?

« Je considère un livre, même le plus personnel, comme une œuvre en partie collective : tout ce qui est en nous y entre, mais aussi tout ce que nous avons entrevu ou deviné, les livres lus et les voyages faits, l’observation d’autrui autant que les expériences traversées par l’écrivain lui-même, les notes marginales du correcteur d’épreuves,…

Marguerite Yourcenar

TACCUINI DI APPUNTI Questo libro è stato concepito, poi scritto, tutto o in parte, sotto diverse forme, tra il 1924 e il 1929, tra i miei venti e venticinque anni. Quei manoscritti sono stati tutti distrutti. Meritavano di esserlo. Ritrovata in un volume della corrispondenza di Flaubert, molto letto, molto sottolineato verso il 1927, la…

Boschetti sacri e giardini segreti

Il viaggiatore, soprattutto se appartiene alla varietà “garden-club”, dedica spesso troppo poco tempo ai grandi boschi sacri che circondano i templi buddisti o shinto. Tenuti con cura, ma non sistemati dall’uomo, sono troppo vasti e troppo privi di ornamenti floreali per appartenere alla categoria “giardini”. A Ise, i venerabili santuari shinto, squisitamente costruiti, e il…