Al giardino ancora non l’ho detto

La cosa più bella del giardino questa primavera è il glicine che se ne sta in piedi per conto suo, tutto solo. È visione di pura bellezza, questo che da lontano mi pare chissà perché un fantasma di glicine, con quell’azzurro violaceo dalla fresca tonalità di lavanda contro l’erba smeraldina, un accostamento che ricorda l’Iris…

Giardiniere metropolitano

Ippolito Pizzetti amava definirsi un dilettante. Raccontava di essere arrivato ai giardini per caso, come Vita Sackville West o l’austriaco Rudolf Borchardt. Aveva dato vita a raffinati giardini, ma rifiutava di definirsi architetto del paesaggio. Del resto la sua formazione era stata letteraria: una laurea su Pavese con Sapegno, traduzioni da Max Frisch, seminari ad…

Ecco gli acquazzoni prepotenti e gioiosi di novembre.

    E dunque, un lento morire. Per ora emerge un senso di colpa retrospettivo, la vergogna per i giudizi sbrigativi di un tempo, di quando stavo bene, montavo le scale a due gradini per volta, marciavo a velocità disumana. Andavo di fretta. Con le gambe, coi giudizi. Gli ausili per invalidi suscitavano la mia…

Giornata splendida

E la meditazione in tutto questo? L’estinzione, cos’è? Superare l’attaccamento, cos’è? Ma credevo, credevo di avere trovato la pace in giardino, coltivando, lavorando la terra momento per momento. E adesso che non posso più fare nulla di tutto questo, che sono stata espulsa dal giardino, che posso solo guardarlo da dentro casa, dalla loggia, dalla…

Dio com’è bello il vento svelato dall’agitarsi frenetico delle foglioline del tremolo

….. Dio com’è bello il vento svelato dall’agitarsi frenetico delle foglioline del tremolo, ora un grande albero, ma quando lo trovai un fusticino nato per caso dentro un vaso di Cistus ladanifer. Era l’inizio della trasformazione di un podere abbandonato in giardino, un ettaro e mezzo di tabula rasa dove permettersi il lusso di sistemare…