La distruzione delle città in tempo di pace – con l’esplodere dei vecchi centri storici, la speculazione immobiliare sfrenata che caccia i ceti inferiori e medi verso le periferie, il proliferare dei centri commerciali, l’estensione delle zone residenziali, l’emergere dei grattacieli, la lacerazione dello spazio dalle autostrade e la proliferazione dei non-luoghi (stazioni, aeroporti, ipermercati, ecc.), l’asfissia del traffico automobilistico – è uno dei sintomi di una crisi più ampia generata dalla “super” o “iper” modernità (parola che trovo più giusta di “post”-modernità).
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In the same boat
/ In the same boat, un film di Rudy Gnutti Conversazione con Rudy Gnutti di Sara Beltrame A Barcellona sta succedendo qualcosa di sorprendente, da due mesi a questa parte. Ogni giovedì, verso le 21.30, la gente inizia a mettersi in fila davanti al cinema Texas e lo fa non per vedere La La Land,…
Le 24 domande più frequenti sulla Decrescita
FAQ n. 1 Perché usate il termine “decrescita”, che suscita reazioni negative? Perché è il termine che meglio mette a fuoco l’origine della crisi ecologica e sociale planetaria: l’ossessione della crescita economica a tutti i costi. Ci rendiamo ben conto che la parola decrescita suscita istintivamente reazioni negative. Sembra quasi una bestemmia in una società che…