Duemilacinquecento anni fa il Buddha Shakyamuni predisse ai suoi seguaci che il prossimo Svegliato si sarebbe chiamato Maitreya: «il Buddha dell’Amore». Penso che il Buddha dell’amore possa incarnarsi anche in una comunità, non solo in una persona. Le comunità di vita consapevole sono fondamentali per la nostra sopravvivenza e per la sopravvivenza del pianeta. Un buon Sangha ci può aiutare a resistere alla violenza, alla frenesia e al modo di vivere poco salutare dei nostri tempi. La presenza mentale ci protegge e ci fa procedere nella direzione dell’armonia e della consapevolezza. Tutti noi abbiamo bisogno del sostegno degli amici nella pratica. Voi siete il mio Sangha: prendiamoci cura gli uni degli altri.
Tratto da: Thich Nhat Hanh, Comunità come risorsa
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